Di Claudia Perseli | 9 Gennaio 2025
La maggior parte dei taglieri presenta un foro su un’estremità. La sua presenza svolge un doppio ruolo. Ecco di cosa si tratta.
Quasi tutti a casa hanno un tagliere. Si tratta di uno strumento indispensabile per cucinare. Fornisce una base sicura sulla quale tagliare gli alimenti. Il suo compito è soprattutto quello di proteggere le superfici sottostanti. Può essere realizzato in vari materiali. Quelli in plastica e in legno vanno per la maggiore per via della loro comodità.
I taglieri possono avere forme diverse, però, è raro trovarne uno senza il caratteristico foro su una delle due estremità. Molte persone si sono chieste il motivo della sua presenza, tuttavia, solo poche di loro sono riuscite a dare la risposta corretta. Questo elemento non è dovuto a una scelta di stile o a una semplice casualità. Ci sono due motivi ben precisi dietro alla sua esistenza.
Il foro sul tagliere non si trova lì per una casualità: ecco a che cosa serve davvero
Il tagliere è uno strumento curioso. È largamente utilizzato in cucina, ma c’è un dettaglio che ancora molte persone ignorano. Questo prezioso oggetto presenta un foro che può essere circolare o triangolare. Non tutti i modelli lo hanno, però, quelli più moderni, solitamente, ne possiedono uno. Dietro a tale progettazione ci sono due motivi precisi. L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze dei consumatori, fornendo loro strumenti funzionali e indispensabili.
La prima spiegazione è piuttosto semplice e intuibile. Il foro consente di appendere il tagliere senza alcuna difficoltà. Essendo piatto, può essere messo ovunque. Basta avere un gancio da parete ed il gioco è fatto. Alcune persone, per evitare che lo sporco si depositi su di esso, preferiscono collocarlo all’interno di uno dei mobili della cucina. Chi ha poco spazio a disposizione, però, non potrà sfruttare questa alternativa.
Il secondo motivo, invece, è molto più utile ed è strettamente legato all’atto di cucinare. Quando si taglia il cibo, non è sempre agevole spostarlo nella pentola o nell’apposito contenitore. Inclinando gli alimenti sminuzzati verso il foro del tagliere, sarà possibile farlo cadere direttamente nel posto desiderato senza doverlo spostare prima. Ciò permetterà anche di ridurre gli sprechi al minimo perché difficilmente i pezzetti cadranno a terra.
I taglieri che non possiedono questa caratteristica, quindi, possono risultare più scomodi da usare. Il consiglio è quello di valutare bene l’oggetto che si ha davanti prima di acquistarlo. Così facendo, non si commetteranno errori.
Tagliere in plastica o in legno? Un scomoda verità
I taglieri in legno sono particolarmente apprezzati anche per il loro aspetto estetico. Appaiono più professionali e, spesso, rappresentano la prima scelta per gli amanti della cucina. In realtà, questo materiale è molto poroso. Riesce a trattenere i batteri e i residui di cibo con sorprendente facilità. La plastica, da questo punto di vista, è più facile da pulire.
In entrambi i casi, tuttavia, bisogna fare attenzione ai solchi provocati dai coltelli perché rappresentano l’ambiente ideale per i germi. L’unico modo per salvaguardare la propria salute e quella degli ospiti è quello di lavarli alla perfezione. Inoltre, si consiglia di usarne uno diverso per ogni categoria di alimento, così da evitare la contaminazione incrociata.
Parole di Claudia Perseli
Sono Claudia Perseli, ho una formazione umanistica e amo la scrittura fin da quando ero piccola. La passione per i libri mi ha spinta a ad approfondire questo campo e a scoprire nuove forme di espressione. Mi occupo di gossip, animali, televisione e salute.