C’è un ristorante dove è approdata l’intelligenza artificiale. Ecco in che modo, in questa città ora non è più fantascienza.
L’intelligenza artificiale è ormai da tempo entrata a far parte delle nostre vite, e questo non è più un segreto. Ci sono sempre più attività lavorative, dispositivi e software che ne fanno uso, con l’obiettivo di portare a vantaggi numerosi in merito ai tempi ridotti e alle azioni da poter svolgere contemporaneamente. E se inizialmente si era partiti in sordina, ora sembra che l’avvento definitivo di questa tecnologia abbia la strada tracciata.
Tanto che c’è già chi teme per molte posizioni lavorative, che potrebbero venire sostituite in toto dall’IA. E a fomentare tutto questo ci ha pensato l’ultima notizia arrivata da una città, dove ha fatto il suo esordio il primo ristorante con l’intelligenza artificiale. Ecco di che cosa si tratta, dove si trova e soprattutto in che modo funziona. Resterete senza parole dopo aver scoperto questa nuova frontiera della tecnologia, sia in positivo che in negativo.
BurgerChef e Flipply sono i due chef che hanno dato vita al primo ristorante che si avvale completamente dell’intelligenza artificiale. Col loro Caliexpress, un locale che ha preso il via ad inizio aprile 2024 e che è pensato per essere un fast food completamente rivoluzionario. Si trova in California, e dà modo di mangiare pietanze come gli hamburger di carne, le patatine fritte, le alette di pollo e gli anelli di cipolla fritti.
L’unica grossa differenza rispetto ai vari McDonald’s e Burger King è che non c’è alcun supporto umano. Viene tutto svolto da sistemi che lavorano con l’intelligenza artificiale. Per poter garantire prezzi competitivi rispetto a quelli che si potrebbero trovare in qualsiasi altra catena. Questo perché vengono tagliati completamente tutti i costi per poter sostenere gli stipendi delle persone fisiche.
Una tecnologia rivoluzionaria quella che è stata applicata. Per poter pagare basta postare il proprio volto. Con una foto in cui si sorride, come viene raccontato da un giornalista del Guardian che ha testato personalmente il ristorante. Gli schermi sono infatti dotati di una tecnologia che dà modo di semplificare i pagamenti attraverso i dati biometrici. Per poterne usufruire, è necessario iscriversi e cedere i propri dati.
Non mancano però le prime polemiche. Soprattutto per quanto riguarda la qualità del cibo e la difesa della salute personale. Staremo a vedere se in futuro questa tecnologia riuscirà ad arrivare a risultati migliori, ma la rivoluzione ha preso il via.
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