Di Romana Cordova | 6 Agosto 2024
La vera storia dell’insalata russa: da dove viene esattamente questo piatto intramontabile e sempre tanto apprezzato? La scoperta può stupire.
L’insalata russa è considerato generalmente un piatto adatto alle feste. Si compone di molti ingredienti, seppure la preparazione non è difficile è comunque abbastanza articolata e richiede un po’ di tempo e dedizione.
È un piatto che rientra nella tradizione gastronomica italiana ed è presente nelle tavole degli eventi più importanti dell’anno. Il sapore dell’insalata russa è avvolgente e la maionese è sicuramente l’ingrediente peculiare, insieme alle verdure tagliate rigorosamente in piccoli pezzetti, cotte e crude.
Esistono numerose piccole varianti di questo piatto che nasce come contorno ma talvolta è servito anche come antipasto, in versione unica o in piccole monoporzioni che attualizzano una ricetta vintage che non conosce tramonto. Ma qual è la storia dell’insalata russa: proviene o no dalla Russia, come farebbe supporre il nome?
Le origini e la storia dell’insalata russa: dettagli tutti da scoprire
La ricetta originale dell’insalata russa era molto più ricca di quella che si prepara adesso. Contava infatti circa 100 ingredienti: un vero tripudio di cibo in un mix che doveva armonizzarsi perfettamente.
Perché si chiama così? Il nome fa pensare ad un piatto che si mangia in Russia o comunque nato lì. In realtà ad inventare questo piatto così famoso è stato uno chef russo ma di origini belghe e francesi. La storia dell’insalata russa prende il via a metà dell’Ottocento: si tratta quindi di una prelibatezza che ormai si può certamente considerare antica. L’ideatore del piatto è Lucien Oliver, proprietario di un noto ristorante nel centro di Mosca, l’Hermitage. Era precisamente il 1864 quando inventò questa insalata in cui mise dalla carne di gallo cedrone ai capperi, l’anatra affumicata. varie verdure, per un totale di 100 ingredienti circa.
Il piatto prese il nome di insalata Olivier e dalla Russia si diffuse anche in Ucraina, Kazakistan e Georgia. La ricetta fu poi rimaneggiata e vennero apportate delle variazioni diffondendosi anche in paesi come la Bulgaria, l’Albania, la Serbia e la Macedonia. In questi luoghi prese il nome di insalata russa, così come la conosciamo, mentre in Croazia, Slovenia e Bosnia fu chiamata insalata francese. Arrivò anche in Grecia, in Spagna ed in Italia dove mantenne il nome di insalata russa. Un elemento curioso è invece che nei paesi dell’Europa settentrionale come la Finlandia fu chiamata insalata italiana.
Nel corso del tempo gli ingredienti diminuirono e si ridussero a quelli presenti nelle ricetta ancora oggi, con solo una combinazione di verdure, alcune crude e alcune cotte e sempre la maionese a legare il tutto. La versione italiana prevede anche la presenza delle uova sode talvolta anche all’interno ma sempre in superficie come decorazione.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.