Da oggi in poi cuocerai sempre la pasta a fuoco spento: si tratta di una soluzione anti spreco che ti fa risparmiare un sacco di soldi in bolletta.
Ultimamente le bollette di luce e gas hanno subito un’impennata pazzesca per quanto riguarda i costi. Motivo per cui sempre più persone hanno cominciato ad adottare in casa delle strategie per cercare di ridurre al minimo i consumi. Fra queste c’è anche un’attenzione particolare all’utilizzo degli elettrodomestici e del riscaldamento.
Per quanto riguarda nello specifico le abitudini in cucina, di recente ha cominciato a diffondersi una nuova tecnica di cottura, finalizzata proprio a ridurre il consumo di gas.
Si tratta della cottura a fuoco spento o passiva che viene usata principalmente per fare la pasta, ma può essere sfruttata anche per diversi tipi di preparazioni.
Per risparmiare sulla bolletta del gas, o dell’elettricità nel caso in cui si abbiano i fornelli ad induzione, molte persone hanno cominciato a sfruttare la tecnica della cottura a fuoco spento o cottura passiva. L’idea è stata lanciata per la prima volta dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, il quale ha suggerito in tempi di caro bolletta di cuocere la pasta con un metodo alternativo.
In pratica, bisogna far bollire l’acqua in pentola per circa 4 minuti e poi si spegne il fuoco. In questo modo la pasta, una volta calata, si cuocerà lentamene con il calore passivo rilasciato dall’acqua. Eventualmente, per potenziare l’effetto, si può anche tenere il coperchio durane la cottura.
Come c’era da aspettarsi, non tutti hanno accolto questa iniziativa in modo positivo. Tanti chef vi si sono opposti, sostenendo che così facendo si ottiene una pasta gommosa e molliccia, molto diversa rispetto a quella a cui noi italiani siamo abituati.
In particolare, a schierarsi contro la cottura passiva sarebbe stato Antonello Colonna, chef e imprenditore conosciuto anche per la trasmissione Hotel da Incubo. Colonna avrebbe tuttavia proposto un sistema alternativo che consiste nel prendere una pentola e riempirla con un litro d’acqua per ogni etto di pasta. Dopodiché, si mette sul fuoco e man mano che l’acqua si scalda, con un mestolo si toglie. Oppure avrebbe suggerito di sostituire le tradizionali cucine a gas con la brace.
Ad ogni modo, checché se ne pensi, la cottura a fuoco spento permettere un risparmio significativo. Secondo uno studio promosso dai pastai di Unione Italiana Food, questo sistema garantirebbe una riduzione di emissioni di CO2 fino al 47% ed un risparmio di energia fino al 6%.
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