Legumi normali e decorticati, ti fregano sul prezzo e spendi di più: se segui questi passaggi li digerirai allo stesso modo e non c'entra il bicarbonato

come rendere legumi digeribili

Non comprare più quelli decorticati, rendi i legumi digeribili così! - buttalapasta.it

Come rendere i legumi normali più digeribili senza acquistare quelli decorticati? Qui il trucco definitivo: non dovrai più spendere soldi inutili!

Quando parliamo di alimenti buoni, genuini, che fanno bene e che apportano tutta una serie di nutrienti essenziali per il nostro fabbisogno, non possiamo non parlare dei più comuni legumi: un po’ più odiati dai bambini, molto amati dagli adulti, in particolare ceci, fagioli e lenticchie durante le stagioni invernali vengono cucinati spesso nelle più disparate preparazioni. Ottimi fatti a zuppa con qualche cereale, squisiti nella loro accezione a pasta cremosa, unici gustati a freddo con aggiunta di verdure saltate in padella.

Se però da una parte i legumi rappresentano per eccellenza il superfood, dall’altra sono in tanti a rinunciarci per via delle problematiche intestinali che si riscontrano dopo il loro consumo come flatulenza, meteorismo o crampi. Alcuni pur di mangiarli scelgono di acquistare quelli decorticati poiché più digeribili, ma questi vedono un costo nettamente maggiorato. Ma se vi dicessimo che esiste un trucco per acquistare i legumi normali a poco prezzo rendendoli digeribili quanto quelli senza buccia? Scopriamolo subito insieme!

Come rendere i legumi digeribili al pari di quelli decorticati: non dovrai più spendere tanto

Come anticipato poc’anzi, c’è chi proprio ai legumi non riesce a rinunciarci pur di gustarne una porzione, per questo acquista i cosiddetti decorticati. Altro non sono che classici legumi privati della loro buccia, che nello scenario comune è colpevole di meteorismo, flatulenza e difficile digeribilità. Questo non è assolutamente un falso mito, eppure non abbiamo bisogno di spendere soldi in più perché anche i legumi normali possono essere digeriti in totale tranquillità.

come rendere legumi digeribili

Mai evitare l’ammollo dei legumi normali per renderli digeribili – buttalapasta.it

Tutto sta nel modo in cui li pre-trattiamo e cuciniamo in seguito(vedi la zuppa di lenticchie o la pasta e lenticchie cremosissima): consideriamo che i legumi classici contengono un discreto contenuto di fibre e carboidrati fermentabili(oligosaccaridi), che sono alla base delle problematiche intestinali, quelli decorticati perdono molto di queste proprietà ma arrivano a costare persino due euro in più. Iniziamo innanzitutto dalla fase di ammollo, dovranno essere ben sciacquati sotto acqua corrente a temperature ambiente, inseriti in una ciotola possibilmente trasparente per poter notare eventuali residui di pietre o bucce esterne, e coperti per almeno 3 cm in più rispetto al livello degli stessi.

La norma vorrebbe in realtà il peso dell’acqua triplicato rispetto a quello dei legumi. Dovremo lasciarli in ammollo almeno 12 ore, pertanto l’acqua dovrà essere cambiata almeno tre volte nell’arco di questo tempo. La cottura poi dovrà essere sempre inferiore ai 100°, circa sugli 80° in modo stabile, ecco perché non bisogna parlare mai di far bollire i ceci, piuttosto stufarli in modo lento, costante e continuo.

Il sale non dovrebbe mai essere aggiunto a inizio cottura, ma solo all’ultimo e il motivo risiede nella buccia: questa tenderebbe a spaccarsi rilasciando parecchie fibre nel brodo. Inoltre mai stracuocere lenticchie, ceci o fagioli, seguiamo attentamente sempre le istruzioni sulla confezione. Per aiutarci possiamo usare pentole in terracotta o comunque in acciaio ma con fondo doppio e spesso per evitare una temperatura eccessivamente elevata.

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La cottura deve essere a fuoco dolce e mai eccessivamente lunga – buttalapasta.it

Oltre a questi trucchi pro-digeribilità, oltre al classico uso del bicarbonato possiamo aggiungere in pentola le cosiddette erbe carminative, che vanno ad equilibrare la perdita di sali minerali, rendendo quindi i legumi stessi più digeribili. Parliamo di alloro, origano fresco, semi di cumino, ma anche il classico trito di sedano, carote e cipolle garantirà lo stesso risultato. In questo modo non dovremo più comprare quelli decorticati!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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