Uno dei formaggi italiani si trova in cima al podio dei migliori al mondo. Probabilmente è anche il tuo preferito e non lo sapevi.
Non è una novità che i formaggi prodotti in Italia siano apprezzati anche all’estero, ma certo è motivo di orgoglio dire che uno dei nostri è riconosciuto come il più buono al mondo. Da poco infatti Taste Atlas ha stilato infatti la classifica dei 100 migliori formaggi per l’annata 2023/2024, incoronando un prodotto italiano come vincitore. Per consultarla basta andare sul sito, alla sezione “Best Foods 23/24“.
Taste Atlas è l’atlante del cibo online, e oltre alla classifica dei formaggi ne cura diverse, tra cui quella dei 100 migliori piatti al mondo (in testa c’è una pietanza brasiliana). Un riconoscimento da parte sua non può che essere accolto con gioia, ma è arrivata l’ora di capire chi sia il misterioso vincitore. Già, perché la verità è che l’intero podio è italiano, rendendo più difficile indovinare.
Prima di svelare il nome del formaggio vediamo chi è in grado di indovinare. I candidati sono tre: lo stracchino di crescenza, il Parmigiano reggiano e la mozzarella di bufala. Non che scorrendo lungo la classifica non manchino altre eccellenze del territorio, come ad esempio il Pecorino Romano o il Taleggio. Reggono bene il confronto i formaggi greci e francesi, oltre a qualche prodotto svizzero.
Siete arrivati fin qui? Bene, perché la risposta ovviamente è…il Parmigiano Reggiano, seguito dalla mozzarella al secondo posto e dallo stracchino sul gradino più basso del podio. Il voto che ha raggiunto all’interno della classifica è di 4,68/5, battendo la mozzarella di bufala di pochi centesimi. In più scorrendo la pagina si nota che sempre il Parmigiano risulta l’ottavo prodotto più apprezzato al mondo.
Ogni formaggio presente in classifica riceve una piccola presentazione dove si illustra il suo background prima di passare alle caratteristiche organolettiche. Nel caso del vincitore, la storia risale al Medioevo e in particolare pare sia nato all’interno dei monasteri Benedettini. Il nome ufficiale tuttavia non arrivò prima del 1800 e si tratta di un prodotto DOP (denominazione di origine protetta).
Si produce nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, partendo da latte di vacca parzialmente scremato. Taste Atlas riporta anche i suoi abbinamenti ideali con i vini, ossia con il Prosecco o il Barolo. Ma più che per essere mangiato da solo è gettonato come ingrediente, persino all’interno di un dolce.
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