In tanti si chiedono se l’acqua in bottiglia ha una data di scadenza oppure meno. Dietro a questo quesito si cela una verità da sapere: ecco qual è.
Gli esperti sottolineano l’importanza di bere acqua durante il giorno. Si consiglia di bere circa 2 litri o 8 bicchieri di acqua, anche se la quantità di liquidi varia in base al clima, all’età, all’alimentazione, all’attività fisica o allo stato di salute di una persona. Chi consuma l’acqua in bottiglia di certo si sarà reso conto della dicitura sul tappo “da consumare preferibilmente entro”.
Una frase che sicuramente alimenta il dubbio tra le persone, che si domandano se l’acqua scade davvero oppure no. A dir la verità, l’acqua potabile non ha scadenza, quindi questa cosa è importante tenerla presente. Tuttavia, gli esperti hanno spiegato che non bisogna ignorare l’anno, il mese e l’anno indicati sul packaging, perché rappresentano una indicazione importante da prendere in considerazione così da evitare rischi.
La data presente sulle confezioni dell’acqua in bottiglia non indica una scadenza, quindi non è una data perentoria. “Da consumare preferibilmente entro” significa appunto che è meglio che l’acqua venga consumata entro quella data. Questo perché il produttore avverte i consumatori informandoli del fatto che non garantisce che dopo quella data mantenga le sue proprietà organolettiche.
In sostanza, come ha spiegato attentamente Alberto Ritieni, ordinario di Chimica degli Alimenti presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, l’acqua potrebbe subire dei cambiamenti dopo la data indicata, potrebbe essere meno gasata o più o meno acida, in base al tipo acquistato. Per questo motivo è sempre opportuno osservare attentamente la data di scadenza sulle confezioni.
La cosa positiva, è che bere l’acqua dopo la data di scadenza non fa male, o almeno dipende da come è stata conservata. Il professore ha spiegato che non vi è rischio microbiologico se viene tenuta in un posto fresco e asciutto. Nel caso in cui queste indicazioni non dovessero essere rispettata, c’è il rischio che la plastica si degradi, trasferendo microplastiche o altre sostanze.
Il professore Ritieni ha sottolineato l’importanza di conservare l’acqua in un luogo fresco e asciutto. Potrebbe sembrare una cosa basilare, ma non lo è. Questo perché in molto erroneamente tengono l’acqua in macchina, perché la vedono come una soluzione comoda grazie al portabagagli spazioso. L’esposizione ai raggi del sole e al calore interno rischiano di far degradare la plastica facilmente.
In alternativa si può pensare di acquistare l’acqua in vetro che dura di più, quindi mantiene le sue caratteristiche organolettiche per un maggiore tempo. A differenza della plastica, il vetro non interagisce con il contenuto e quindi ha una durabilità maggiore, oltre al fatto che è riciclabile e riutilizzabile. In ogni caso, è fondamentale bere tanto ogni giorno. Il consiglio è iniziare la giornata con un bicchiere di acqua con un ingredienti segreto.
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