Di Lorenzo Sarno | 29 Giugno 2023
A tutti piace mangiare, soprattutto quando si parla di certi cibi. Salta fuori, però che questo cibo popolare aumenta l’ansia.
Che i cibi che mangiamo ogni giorno possono avere conseguenze negative lo sappiamo tutti. Sono anni che sentiamo parlare di come i junk food, per esempio, abbiano effetti deleteri sul nostro corpo, portando a problemi come l’obesità ed eventuali malattie gravi, dai problemi di cuore al diabete. Ma sapevate che possono anche aumentare l’ansia e la depressione?
Ebbene sì, secondo un recente studio dell’università di medicina cinese Zheijang University esistono cibi che possono avere un impatto negativo sulla propria salute mentale. Lo studio sperimentale, che ha coperto una base di 140278 persone, ha dimostrato che l’acrilamide, un contaminante alimentare, peggiora notevolmente tutti i comportamenti associati ad ansia e depressione. Un test effettuato su pesci zebra mostra che l’esposizione cronica all’acrilamide altera il metabolismo dei lipidi nel cervello, nello specifico i fosfolipidi e gli sfingolipidi, che sono estremamente rilevanti nello sviluppo dei sintomi depressivi. Insomma, si tratta di un contaminante che ha un grave effetto sul nostro umore, e consumarne troppo potrebbe avere pericolosi effetti a lungo termine.
Questo cibo popolare aumenta ansia e depressione: ecco il colpevole
È chiaro, quindi, come stare alla larga da cibi che fanno largo uso di acrilamide possa migliorare la nostra salute mentale. Sfortunatamente uno dei cibi più popolari al mondo ne è pieno, lo mangiamo molto spesso ed è diffuso ovunque. Stiamo parlando delle patatine fritte e i cibi fritti in generale, una delle scelte preferite da tutte le fasce d’età. Buonissime, sicuramente, ma a quanto pare molto pericolose per la salute mentale, senza contare tutti i problemi causati dalle fritture di cui si è discusso nel corso degli ultimi anni.
Che i cibi fritti non siano salutari è qualcosa che già sapevamo, ma salta fuori che sono anche pieni zeppi di acrilamide, che può avere un effetto gravissimo sulla nostra salute mentale. Lo studio dell’università conferma che il consumo frequente di cibi fritti (soprattutto le patatine fritte) è associato a un rischio di aumento del 12% per l’ansia e del 7% per la depressione. Queste cifre sono impressionanti, ed essendo basate su un cibo estremamente popolare è facile immaginare come questo possa avere avuto un grande impatto su tutto il mondo senza che nessuno se ne rendesse conto.
Insomma, ridurre il consumo di cibi fritti non è solo una scelta salutare dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale. Fate attenzione a quante fritture consumate, soprattutto se notate cali d’umore.
Parole di Lorenzo Sarno