Napoli è celebre, tra le tante prelibatezze, per la sfogliatella: la classifica di Vanity Fair sulla migliore del capoluogo partenopeo.
In estate, più del solito, Napoli si riempie di turisti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo. Il capoluogo partenopeo del resto è una delle città più intriganti e affascinanti del Mediterraneo, con i suoi scorci marittimi unici, le sue atmosfere ineguagliabili, ma anche con tante specialità culinarie da leccarsi i baffi.
La tradizione culinaria napoletana ha tanti piatti tipici che hanno conquistato i palati di tutto il mondo, dal salato al dolce. A proposito di dolci, uno di quelli irrinunciabili e assolutamente da provare è certamente la sfogliatella. Un vero e proprio gioiellino, diventato iconico, con la ricetta a base di pasta di semola e ricotta chiuse all’interno di pasta sfoglia che fin dalla sua nascita, avvenuta nel 18esimo secolo nel convento di Conca dei Marini, lungo la Costiera Amalfitana, ha spopolato.
Il dolce originariamente si chiamava Santarosa, in omaggio alla santa cui era dedicato il convento. Ha avuto naturalmente una notevolissima diffusione ed è una portata classica di tutte le pasticcerie napoletane e di ogni pranzo della domenica che si rispetti. Il dibattito tra gli esperti è aperto: meglio la sfogliatella riccia o la frolla? Una diatriba quasi teologica impossibile da sciogliere. Per non parlare della variante della coda di aragosta, più allungata e farcita con cioccolato, panna o crema chantilly.
La verità, è che in qualsiasi forma, la sfogliatella è buonissima. E ci sono alcune pasticcerie che a Napoli la fanno davvero a regola d’arte. Ognuno ha la sua preferita, ma Vanity Fair ha emesso una propria personale classifica.
Il celebre magazine ha messo al primo posto della sua hit parade le sfogliatelle di Attanasio, un nome che per i napoletani è una vera istituzione.
La pasticceria si trova a pochi passi dalla stazione Centrale di piazza Garibaldi e offre sfogliatelle dal gusto delicato, soffice e inimitabile. In seconda posizione, Vincenzo Bellavia, insegna nata nel 1925 con sede principale nel quartiere Arenella e che fonde sapori napoletani e siciliani, con farciture ricche delle sfogliatelle e una vasta offerta di altri dolciumi anche a carattere stagionale. Chiude il podio Scaturchio, che si può trovare a Piazza Amedeo o a San Domenico Maggiore e che offre una versione della Santarosa arricchita con pasta di mandorle, crema pasticcera nella guarnizione e amarene.
Nella top 5, non si possono dimenticare altre insegne storiche come Pintauro e Carraturo, che si sono specializzate anche in diverse varianti dolci e salate.
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