Tutta la verità sulla dieta proteica: fa realmente dimagrire mantenendo una buona salute oppure no? Scopriamo cosa avviene nel corpo.
Va molto di moda la dieta proteica: conosciuta come un connubio perfetto tra dimagrimento e benessere si è diffusa a macchia d’olio ed è sempre più gettonata. Ma farà davvero bene? Un’alimentazione in cui prevalgono spiccatamente le proteine è veramente la scelta più salutare?
Sono quesiti che interessano molti, magari chi non si è ancora approcciato a questo tipo di dieta e sta pensando di farlo, ma vuole valutare attentamente tutti i pro e i contro. Da un nuovo studio sembrerebbe infatti che un’alimentazione su base prevalentemente proteica non sia sempre un toccasana per la salute, anzi, potrebbero esserci fattori potenzialmente molto dannosi.
È importante fare chiarezza e ponderare bene i possibili benefici di una dieta proteica, ma anche gli eventuali rischi a cui si va incontro. Prima di intraprendere un cambio alimentare, tanto più se allo scopo di perdere peso, è bene consultare il medico o un nutrizionista per avere le indicazioni migliori e personalizzate in relazione alle proprie condizioni ed esigenze.
Per molto tempo si è pensato che prediligere un elevato apporto proteico a scapito di carboidrati e grassi fosse la scelta più salutare che apporta notevoli benefici all’organismo e favorisce un buon dimagrimento, rapido e duraturo nel tempo.
Secondo un recente studio dell’Università di Ginevra, però le cose non stanno esattamente così. Un tipo di alimentazione che mette al primo posto le proteine potrebbe portare grossi rischi per la salute in generale. La paleodieta, come viene definita quella proteica, che punta a escludere i cibi introdotti in tempi moderni per ritornare a quelli prevalentemente proteici dei tempi antichi non è assolutamente benefica.
Troppe proteine fanno male e come sostengono i ricercatori che hanno condotto lo studio e pubblicati i risultati sul Journal of Biological Chemistry, con un eccessivo apporto proteico si va a sovraccaricare il fegato. Aumenta notevolmente la produzione di ammonio e un eccesso di questo può produrre danni neurologici.
L’ammonio è un normale prodotto di scarto della degradazione proteica e solitamente viene eliminato dal fegato. Ma se è in dosi eccessive il lavoro di eliminazione è difficoltoso e si crea un accumulo. Diventa quindi tossico e può comportare danni all’organismo davvero molto seri.
L’invito degli studiosi è dunque alla cautela. Va bene assumere proteine, ma con moderazione per evitare gli eccessi. Un’alimentazione quanto più varia ed equilibrata tra le varie componenti: proteine, carboidrati, vitamine, fibre, sali minerali è sempre l’opzione migliore per garantire al corpo tutto ciò di cui ha davvero bisogno.
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