Un ristorante atipico, una modalità di gestione assolutamente inusuale che rappresenta però qualcosa di assolutamente unico.
Ristoranti e cucina, un tema che negli ultimi anni ha fatto di certo breccia per quel che riguarda lo stesso approccio di milioni e milioni di cittadini, sempre più alla ricerca di innovazioni per quel che riguarda applicazioni specifiche, modalità di gestione e tanto altro ancora. Le esperienze relative al contesto della ristorazione sono davvero numerose al giorno d’oggi. In alcuni casi però, ci si trova a confrontarsi con ambiti del tutto originali con elementi proposti del tutto inusuali, considerato tutto il resto.
Protagonista per quel che riguarda l’attenzione suscitata nel corso degli ultimi mesi è di certo una sorta di club segreto di cucina. Una esperienza tutta nuova inaugurata dallo chef argentino Fernando Mayoral. Appuntamento una sola volta a settimana per questo ristorante, con sei portate caratterizzate dalla presenza di prodotti artigianali e da fermentati. Una sorta di piccola rivoluzione per una esperienza di gusto, e non solo, assolutamente unica per quel che riguarda l’ambito gastronomico.
Il nome di Fernando Mayoral, di recente è tra i più noti per quel che riguarda il contesto gastronomico argentino. Un vero e proprio pioniere del settore che, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo ha deciso di inaugurare una esperienza tutta nuova dal punto di vista del cliente e non solo. “Ho sempre creduto che l’alta cucina fosse l’obiettivo obbligato per uno chef – ha dichiarato lo chef – tutti volevamo arrivare lì, e se non ci riuscivamo era perché avevamo fallito nel tentativo. Poi ho capito che in realtà le strade possibili sono tante. Ciò che offro il venerdì, 1 giorno su 7, non ha il valore dell’alta cucina. Sì, voglio che tutto sia buonissimo, che tutto sia scenografico, ma non punto all’impiattamento perfetto e non ho più quella mania del dettaglio”.
Una carriera lanciatissima, quella di Mayoral, sempre in prima linea e caratterizzata da esperienze brillanti e di grandissimo successo. Poi l’arrivo della pandemia e il ridimensionamento, cosi come è stato per tutti i settori e l’esigenza quindi di ripartire in un modo tutto nuovo. Il lancio di un marchio (Leon) con una linea specifica di fermenti artigianali in vendita per chef o per cittadini privati.
Numerose, cosi come anticipato, le innovazioni, tra queste, indubbiamente il naan con formaggio sardo in pasta croissant. Inoltre, la trota ricoperta per tre giorni con sedimenti di salsa di soia, costata di manzo cotta sottovuoto e finita alla griglia da servire, poi, con salsa di soia ai funghi secchi della Patagonia. Concetto, concetto ed esperienza, tutto in questo sa di rivoluzione gastronomica.
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