Di Diana Martinese | 7 Settembre 2023
Esiste un ristorante un po’defilato dove puoi mangiare piatti preparati con ricette che non trovi in tutto il resto d’Italia.
La cucina italiana è basata su una tradizione culturale antica e sulla grande varietà di alimenti che viene coltivata e prodotta nel nostro paese. Negli ultimi anni in special modo si è cercato di ritornare a cibi dimenticati persi negli anni: semi e frutti antichi, legumi non più coltivati, formaggi artigianali riscoperti; sempre piccole produzioni che aggiungono ai piatti sapori dimenticati. Ovviamente la cucina va avanti anche nella ricerca di contaminazioni con il presente e con gusti esotici ormai familiari anche qui.
Gli Esperti del Gambero Rosso ci portano sempre alla scoperta di nuove tendenze della cucina e ristoranti poco conosciuti che apportano novità di alta qualità, continuando nella ricerca di nuovi sapori. Il ristorante che ci segnalano è molto defilato, non è in una grande città e bisogna scovarlo! Ha anche un ambientazione particolare è sopra un laboratorio di sartoria di due creativi della moda che hanno voluto sperimentare una nuova realtà dopo aver viaggiato per anni in terre lontane.
Dov’è il ristorante che presenta piatti speciali che non troveremo da nessun’altra parte in Italia.
Dal laboratorio sartoriale dei due creativi, parte una scalinata che ci porta al roof garden con tanti ulivi; da qui si accede al locale arredato in grande stile. Ma dove si trova esattamente? Siamo in Abruzzo, precisamente a Villanova di Cepagatti, un paesino appena fuori Pescara. Il comando in cucina è affidato ad uno chef Mirco D’Amico, pescarese, che ha affinato la sua preparazione in Giappone. L’esperienza fatta in Giappone ha ovviamente stimolato lo chef a fondere le due cucine che per quanto possano sembrare distanti, in realtà si coniugano perfettamente.
L’idea di Marco D’amico e dei due creativi è quella di offrire una cucina che parta dalla tradizione abruzzese aggiungendo qualcosa di esotico che renda ancora più gustosi i piatti: portare insomma l’esperienza fatta in quei paesi nei loro piatti. Il punto di forza di questo ristorante è che i prodotti non sono di importazione ma tutti della zona o comunque italiani per non dimenticare anche l’importanza del impatto sull’ambiente.
Lo chef cucina piatti con pesce locale, riso vercellese, uova locali e al posto della salsa di soia usa un composto di lenticchie fermentate. Piatto tipico della cucina abruzzese come i maccheroni alla chitarra, sono diventati nelle sapienti mani di questo cuoco, il ramen abruzzese: ha sostituito il brodo di alghe con un brodo fatto con ossa di maiale e acqua delle vongole con cui poi viene irrorata la pasta fresca, serviti con verdure o funghi. In questo ristorante, la cucina giapponese sposa quella italiana senza che nessuna delle due perda il gusto!
Parole di Diana Martinese