Un bar che fa cornetti a forma di quadrato, sfera e non solo: potrebbe essere a due passi da casa tua senza neppure saperlo!
L’era della nuova pasticceria ha notevolmente cambiato il concetto stesso di pasticcino, sia per chi lo produce, sia per chi lo mangia. Se fino a qualche anno fa erano le più tradizionali paste napoletane o i golosi cannoli siciliani ad essere ricercati ovunque, ad oggi il gourmet ha abituato i clienti a sfumature nuove, sapori inesplorati, geometrie coinvolgenti sia dal punto di vista visivo, sia del gusto. Bisogna poi pensare anche al marketing, alle strategia di guadagno più efficaci e proporre prodotti sempre nuovi, che riescano a superare e ri-allinearsi lontano dal concetto del’ visto, trito e ritrito‘.
E in un bar tutto italiano questo è stato non solo posto come obiettivo, ma ampiamente superato. Proprio qui infatti è possibile gustare croissant di stampo francese ripieni e non, ma dimenticatevi assolutamente la classica froma a corno. Anzi, abituatevi all’idea di coinvolgere il proprio palato alla friabilità di un quadrato, una sfera e tante altre forme geometriche. Proprio in questo locale l’accezione più classica del croissant è superata!
Sia chiaro, l’innovazione e la fantasia non vanno mai fermate, anzi, promosse e appoggiate, lo sappiamo bene. Ma qui, proprio nel cuore di Torino nasce un nuovo concetto di viennoiserie, ovvero le derivazioni austriache dei più amati dolci in tutto il mondo, quali brioches, viennesi, croissant e paste sfogliate. La pasticceria contemporanea forse non aveva più molto da dire? O si era semplicemente stancata del più comune concetto di rotondità e farce? Probabile, forse meno in realtà, ma Crubik è una realtà presente e ha già conquistato molti torinesi, così come turisti.
La lavorazione è stata lenta, il progetto iniziato all’interno dei lavoratori della pasticceria Farmacia del Cambio è durato oltre sette mesi per produrre l’ultimo capolavoro della patisserie quale il cornetto sferico, evoluzione del suo primo fratello quadrato. Sia in questi, sia nelle altre forme a pianeta e piramide, troviamo il connubio tra tradizione millenaria e più ampio futurismo. Addentandolo si percepisce tutta la friabilità burrosa del più comune croissant, nonostante la totale assenza di angoli e rilievi. L’interno profumato di crema gianduia esalta lo scrigno esterno e al palato non fa mancare assolutamente nulla.
Bisogna dire grazie a Matteo Baronetto, Giorgia Mazzuferi e anche a Micael Vitellozzi, che seguì il progetto del primo fino ad aprire il suo Crubik 2.0. È interessante ciò che il croissant quadrato, a sfera o di qualsiasi altra forma da qui in poi verrà realizzata, possa creare nella mente di un goloso diverse percezioni. Potremmo addirittura essere riluttanti all’inizio, ma è indubbio il progresso che vi sia in un opera d’arte culinaria simile.
Torino è ancora ad oggi inondata da file e file di centinaia di persone che non vedono l’ora di assaporare l’avanguardia della pasticceria contemporanea, uno stile dal volto totalmente nuovo e che sappiamo potrà arrivare molto, molto lontano. Che ben presto potremo sentire parlare di biscotti da bere? Di ostriche liquide?
Valerio Braschi stesso, vincitore di Masterchef, ben pensò di servire la rivisitazione della parmigiana in un tubetto di dentifricio. Non resta che attendere il nuovo, sperando possa piacere. Ma il crubik sembra aver passato il test a pieni voti!
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