Di Anna Peluso | 13 Novembre 2024
Il ristorante stellato più longevo d’Italia ha una storia lunghissima. La stella è arrivata negli anni in cui Granchi era presidente della Repubblica.
Nelle scorse settimane si è tenuta la presentazione, con relativa assegnazione, della Guida Michelin 2025; un’edizione ricca di novità, conferme e anche qualche declassamento, tutto però nel segno dell’eccellenza culinaria.
A proposito di conferma, la più importante di tutte riguarda la conferma appunto della Stella Michelin al ristorante che da più tempo, storicamente, la detiene. Non si parla più soltanto di un riconoscimento importante, ma effettivamente di un’eccellenza gastronomica senza uguali nel nostro Paese, se consideriamo che l’assegnazione è avvenuta negli della presidenza alla Repubblica di Giovanni Gronchi, salito al Quirinale nel lontanissimo 1955.
La stessa resiste, dunque, e non solo si parla di un record di longevità ma di molto altro perché l’assegnazione è avvenuta nell’anno di debutto della stessa Guida gastronomica, cioè dal 1959.
Il ristorante stellato più longevo di Italia, 70 anni ai vertici della gastronomia mondiale
La più longeva Stella d’Italia si trova a Ruberia e si tratta di Alrnaldo -Clinica Gastronomica; il ristorante -che si trova in un affascinante stabile del Quattrocento- ha aperto i battenti nel 1936 e da allora non ha mai smesso la sua attività. Il primo riconoscimento avviene appunto nel 1959 quando la Guida francese comincia ad insignire delle stelle i ristoranti mondiali, da allora anche in questo caso il ristorante è sempre stato riconosciuto ed inserito nella Guida, anche quest’anno con l’aggiunta di una targa speciale che ricorda proprio i 70 anni di longevità della stella.
E per quest’anno, la Guida sottolinea soprattutto la storicità dell’evento e l’atmosfera che si vive all’interno del ristorante oltre che l’eccellenza culinaria; “Varcare la soglia del palazzo quattrocentesco adiacente all’Hotel Aquila d’oro -si legge sulla guida- è un po’ come entrare in un mondo carico di atmosfera e nostalgia. La cucina celebra il passato gastronomico e la cucina emiliana, a partire dai carrelli di portata: quello degli antipasti così come quello dei dolci […].”
“Arnaldo non è certo un ristorante per gli amanti della cucina sperimentale o intellettuale -si legge ancora- ma se cercate un pasto autentico e gustoso, nella pura tradizione emiliana questo è l’indirizzo giusto“.
Un menù degustazione alla Clinica Gastronomica è davvero alla portata di tutti; il prezzo è di 75 euro a persona e comprende: un antipasto a scelta tra i carrelli, due primi con cappelletti in brodo e spugnolata, il secondo con la vasta scelta dei carrelli dei bolliti e degli arrosti con accompagnamento di salse e contorni e un dolce a scelta tra i carrelli offerti.
Parole di Anna Peluso
Mi piace raccontare storie e provare ad essere testimone del tempo che siamo, così ho iniziato a scrivere sul web, lavoro che ormai faccio da 10 anni. Mi occupo di lifestyle, food, economia e cronaca.