Il mais, granturco o corn, in inglese, è un cereale dai tantissimi usi in cucina. Infatti nel nostro paese viene utilizzato per produrre farine con le quali poi si ottengono il pane, la polenta, dolci e persino i protagonisti di tantissime colazioni, ovvero i cornflakes. Viene consumato non solo però sotto forma di farina o derivati ma anche intero, nella sua forma originaria, ovvero la pannocchia, che spesso viene bollita o arrostita e che nelle ferie estive possiamo comprare in tantissimi banchetti ambulanti. Quelle destinate a questo utilizzo sono le pannocchie che si raccolgono nei mesi estivi, tra fine luglio e agosto.
Questo cereale è originario dell’America del Sud, e dovrebbe essere stato introdotto nel nostro paese da Cristoforo Colombo. Si pensa che svolgesse un ruolo fondamentale per le popolazioni precolombiane, la stessa che ha avuto il frumento per quelle europee.
Il 75% della composizione chimica del mais è costituita da carboidrati, il 10% da proteine e solo il 4,5% di grassi. E’ ricchissimo di fosforo, sostanza che riduce l’assorbimento di calcio e zinco.
Le popolazioni che si nutrivano esclusivamente di questo cereale soffrivano di disturbi legati alla carenza di due amminoacidi essenziali, cosa che successe alle popolazioni contadine europee del secolo scorso.
L’olio di mais però, che si ricava dal germe della granella, è ricco sia di acido linoleico che di vitamina E, la quale rallenta i processi di invecchiamento e migliora l’integrità dei globuli rossi, mentre l’acido linoleico aiuta a controllare i livelli di colesterolo e dei trigliceridi.
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