Di Sabrina Pesce | 28 Ottobre 2023
Il ketchup è un alimento largamente consumato, ma in molti si chiedono se vada conservato in frigo o fuori: ecco la risposta definitiva al dubbio che ti assale.
Il ketchup è sicuramente una delle salse più amate ed apprezzate.In molti infatti amano utilizzarlo per accompagnare le pietanze e conferire loro un sapore più intenso e speziato. Ciò detto però, non tutti sanno quali sono le modalità da seguire per conservare correttamente l’alimento in esame.
In particolare, uno dei dubbi più diffusi è se vada conservato in frigo o fuori. Di seguito andremo a diramare ogni perplessità approfondendo tutte le informazioni che riguardano questa famosa salsa e soprattutto quelle che sono le modalità più indicate per conservarla in maniera corretta.
Ketchup, come conservarlo correttamente: non potrai sbagliare
Come già detto sopra, il ketchup rappresenta una salsa molto nota e soprattutto apprezzata. In genere, si realizza con una base di pomodoro, zucchero, aceto e spezie e presenta un apporto calorico non eccessivamente elevato. In 100 grammi di prodotto, difatti, ci sono 100 Kcal. Oltre a ciò, può essere utile sapere che si tratta di un alimento povero di grassi e dunque non eccessivamente pericoloso per la salute. Il problema legato al suo consumo riguarda piuttosto il modo in cui viene abbinato. Spesso infatti si finisce per utilizzare questo prodotto come accompagnamento alle patatine fritte che al contrario rappresentano un cibo deleterio per la salute e oltretutto molto calorico.
Fatte le dovute precisazioni, in molti si chiedono quale sia la modalità di conservazione più indicata nel caso del ketchup e dunque come evitare che questo possa deperire o essere alterato nella sua qualità. In particolare, in tantissimi si chiedono se sia più corretto conservarlo in frigo o fuori. A tal proposito, gli esperti riferiscono che così come vale per il burro di arachidi e la salsa di pomodoro, la senape e la salsa BBQ, anche il ketchup può essere conservato fuori dal frigo.
Il motivo risiede nel fatto che si tratta di un alimento ad elevata acidità che difatti impedisce ai batteri di proliferare e dunque di creare problema per la salute. Ciò vale, peraltro, anche una volta aperto il prodotto. Anche se a molti sembrerà strano infatti l’elevato potere acido delle salse sopra citate, le rende estremamente protette dal pericolo di proliferazione batterica. Ovviamente, quest’ultima può comunque verificarsi nel momento in cui non si eseguono le direttive contenute nelle etichette.
In genere, le intossicazioni alimentari sono favorite da una scorretta conservazione che finisce per moltiplicare i batteri, con tutte le conseguenze del caso sull’organismo. A tal proposito, può essere utile sapere che i predetti microrganismi tendono a proliferare in presenza di una temperatura compresa tra 5 e 60 gradi.
Parole di Sabrina Pesce