Di Isabella I. | 5 Marzo 2025

Il colore del tagliere non è questione di estetica: ti sembrerà assurdo, ma potrebbe salvarti la vita - buttalapasta.it
Non tutti lo sanno, ma il colore del tagliere non è solo una mera questione estetica. Sembra strano, ma potrebbe salvare la vita: ecco cosa sapere.
Prima di azionare il fuoco in cucina per preparare il cibo, è molto importante avere uno spazio di lavoro pulito e ordinato per maneggiare in modo corretto gli ingredienti che bisognerà utilizzare prima di metterli a cuocere. Uno dei primi passi è organizzarsi e avere tutti gli strumenti pronti e a portata di mano, in modo che la preparazione non presenti intoppi e che sia un’esperienza comoda e piacevole.
Tra gli accessori essenziali da tenere sempre in cucina ci sono i taglieri, fondamentali per preparare svariate ricette. La funzione principale di questi strumenti è quella di fornire una superficie piana e stabile su cui tagliare gli alimenti in tutta sicurezza, nonché di proteggere il tavolo dagli urti del coltello e prolungare la durata delle lame dei coltelli da cucina. Tuttavia, ci sono delle caratteristiche essenziali da conoscere. Non tutti però sanno che il colore del tagliere in polietilene non ha finalità estetiche come si potrebbe pensare, ma ha un obiettivo molto più importante.
Il significato nascosto dietro il colore del tagliere: niente è casuale
Come gli addetti ai lavori e gli appassionati sanno molto bene, nelle cucine professionali il colore del tagliere è fondamentale perché sta a identificare gli alimenti che possono essere tagliati sopra. Il motivo di questa distinzione è quello evitare la contaminazione incrociata e la miscelazione di sapori e odori. Sarebbe terribile tagliare le verdure su un tagliere su cui in precedenza sono stati tagliati, ad esempio, carne rossa cruda o pesce.

Il significato nascosto dietro il colore del tagliere: niente è casuale – buttalapasta.it
Ma questo codice colore sui taglieri è riservato essenzialmente alle cucine professionali, anche se ogni persona in casa può seguire questo schema per andare sul sicuro. Detto ciò, esistono altri colori, come il lavanda, l’arancione o il nero, ai quali non è assegnato alcun alimento. Con la crescente preoccupazione per le intolleranze e le allergie alimentari, la codifica dei colori è diventata molto importante in cucina. Una pratica non solo impedisce la contaminazione incrociata e la miscelazione dei sapori, ma previene anche possibili avvelenamenti.
Per chi non ha la possibilità di utilizzare i taglieri con i colori diversi in casa casa, gli esperti suggeriscono di usare almeno due taglieri, uno per prodotti come pane, dolci, frutta, formaggio, verdura e un altro per prodotti come carne e pesce. Ma è il minimo che si dovrebbe avere. Nelle cucine professionali sono vietati i taglieri e tutti gli utensili in legno, poiché i prodotti in legno, essendo porosi, possono trattenere i resti di cibo nei pori e, con il tempo, produrre batteri.
I colori dei taglieri: le codifiche
Dunque, non si tratta semplicemente di una questione di design o di dare un tocco di colore alla cucina, ma piuttosto di una specifica codifica che assegna ogni colore a diversi alimenti. È una pratica molto importante perché garantisce una maggiore sicurezza alimentare. Ognuno di questi colori sui taglieri è pensato per un tipo specifico di alimento:

I colori dei taglieri: le codifiche – buttalapasta.it
- Tagliere di colore rosso: usato per le carni rosse (manzo, agnello);
- Tagliere di colore giallo: usato per le carni bianche (pollo, tacchino);
- Tagliere di colore blu: usato per il pesce e i frutti di mare;
- Tagliere di colore verde: usato per frutta e verdura;
- Tagliere di colore bianco/grigio: usato per pasta, pane, dolci e formaggi;
- Tagliere di colore marrone: usato per carni cotte e salumi.
Parole di Isabella I.
Classe 1993. Ha una laurea magistrale in Studi Politici e Internazionali e un Master in Comunicazione. Offre una lente d’ingrandimento sulla società attraverso uno sguardo sulla società: dall’economia alla politica, senza tralasciare il gossip. Ama il cinema e la musica, arti che hanno sempre sciolto quesiti latenti.