Le chiacchiere di Iginio Massari vanno costano quasi cento euro al chilo: il maestro della pasticceria svela il segreto di cosa contengono.
Le chiacchiere sono dolci tipici di Carnevale diffusi in tutta Italia con delle lievi varianti nella ricetta. Inoltre, anche il nome differisce da luogo a luogo: a Bologna le chiamano sfrappole, in Veneto e Friuli crostoli, in Piemonte bugie, altrove frappe o cenci.
A prescindere dal nome, si tratta di sfoglie croccanti dolci e fritte, cosparse di zucchero a velo, davvero buonissime. A stupire sono quelli di Iginio Massari e non solo per la loro bontà ma anche per il loro prezzo (quasi cento euro al chilo). Ma cosa contengono davvero?
Iginio Massari ha una pasticceria molto famosa, situata in Galleria a Milano in Via Guglielmo Marconi 4, angolo Piazza Diaz. Qui sono in vendita le sue chiacchiere di Carnevale ed un vassoio da un chilo costa ben 80 euro! Un costo davvero esorbitante se si pensa che altrove costano 20/25 euro al chilo.
Tutti hanno ipotizzato che il motivo di questo costo così alto sia semplicemente il nome che il pasticciere ormai si è fatto non solo per la sua arte e maestria ma anche grazie alla partecipazione in tanti programmi televisivi di cucina. La cifra comunque sarebbe “giustificata”dalla posizione centrale del negozio e dalla ricetta elaborata dal maestro pasticciere in persona.
Gli ingredienti sono pochi e semplici: farina, burro, uova, zucchero e poco altro. Ma è proprio Iginio Massari a svelare il segreto di cosa contengono davvero queste chiacchiere così costose. In realtà il motivo di tale costo risiede più che altro nella preparazione: innanzitutto la pasta deve essere così sottile che, se venissero appoggiate su un orologio, dovrebbero far trasparire le ore.
Il secondo trucco è che, una volta tirate, le chiacchiere debbano cuocere senza riposare. Altra dritta riguarda la temperatura dell’olio: secondo Iginio Massari, 176 gradi bastano per friggere ambo le parti, per pochi minuti. Infine, una volta tolte, vanno messe in verticale su una griglia in modo tale che perdano l’olio di cottura.
Ultimo segreto, davvero impensabile ma che può fare la differenza è che, per concludere, le chiacchiere si passano in forno per un minuto a 145 gradi e poi si cospargono di zucchero vanigliato. Per il pasticciere si tratta di un lavoro “certosino” e suggerisce di prepararle in due.
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