Ci sono luoghi nel nostro Paese che ci portano a un passo dal divino, di quelli che appena varchi la soglia percepisci un’energia benefica. L’antica Abbazia greca di San Nilo di Grottaferrata, situata in collina a pochi chilometri da Roma, è uno di questi angoli mistici dove l’armonia regna sovrana.
È proprio l’armonia il fil rouge che ieri, fra le mura millenarie, ha caratterizzato al tramonto un evento unico nel suo genere, una vera e propria esperienza millenaria. A organizzarlo sono stati i Vignaioli in Grottaferrata, un’associazione nata dalla forte unione di cinque vignaioli e produttori legati dall’amore e dalla passione per il loro territorio.
In occasione del millenario della Consacrazione della Chiesa di Santa Maria, con il desiderio di diffondere la conoscenza del rito bizantino e l’unicità del posto, l’associazione ha organizzato tre date per consentire ai partecipanti di visitare luoghi finora inaccessibili al pubblico. Il ricavato verrà utilizzato per acquistare un paramento sacro da donare all’Abbazia stessa.
Il tour prevede la visita guidata alla cantina storica, del monastero e della biblioteca. I monaci che vi dimorano rapiscono con la storia di questi luoghi senza tempo fra arte, musica e tradizioni bizantine. La pace che si prova nel camminare fra i corridoi, o ascoltando gli antichi canti tramandati da secoli, è qualcosa che non si dimentica.
Una volta conclusa la visita: rendezvous sulla terrazza panoramica che domina la Capitale con l’intervento di ospiti d’eccezione e degustazione delle cinque etichette organizzatrici: Agricoltura Capodarco, Emanuele Ranchella, Gabriele Magno, Villa Cavalletti, la Torretta bio, con l’anteprima del vino Crypta, frutto dell’unione dei cinque e pensato proprio per far conoscere la nota vulcanica e particolare del vino dei Castelli Romani.
Ed è stato proprio con il ponentino a cullare gli ospiti presenti, comodamente seduti sotto un pergolato di impareggiabile bellezza, che sono intervenuti due ospiti illustri del nostro Paese: il Maestro Beppe Vessicchio e Andrea Mati, autore di Salvarsi con il verde e massimo esperto nazionale in giardini terapeutici.
Entrambi, secondo le proprie conoscenze ed esperienze, hanno parlato dell’importanza dell’armonia e di come questa possa essere rintracciata in suoni, luoghi e profumi. Due interventi estremamente toccanti che hanno evidenziato come la natura possa essere di supporto in determinate circostanze e nei momenti più bui delle nostre esistenze.
L’associazione ha lo scopo di promuovere la conoscenza dell’enologia e dei vini del territorio di Grottaferrata, intesi come espressione di cultura ed elemento essenziale alla proposta turistica del nostro Paese. Si prefigge, inoltre, come obiettivi primari: la promozione di iniziative inerenti all’economia circolare, la valorizzazione della sostenibilità in agricoltura ed il sostegno del settore vitivinicolo, nella delicata gestione dei cambiamenti climatici, si legge sul sito dell’associazione e non sono solo parole immobili scritte per lasciare traccia di sé in rete. La Redazione di ButtaLaPasta, grata per l’invito, era presente ieri all’Abbazia bizantina e l’unione dei cinque si è percepita durante tutta la durata dell’evento.
Terzo, e ultimo, appuntamento si terrà il 19 Luglio 2024 con un’ospite d’eccezione: Dominga Cotarella, celebre figura del mondo del vino made in Italy che interverrà sul tema “Il Vino come veicolo culturale”. Si suggerisce di acquistare quanto prima i biglietti cliccando qui poiché l’evento è a numero chiuso.
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