Di Kati Irrente | 1 Febbraio 2023
Vi siete mai chiesti da dove sono derivati i nomi della pasta? Molti tipi di pasta, che possiamo trovare in tantissimi formati tra le migliori marche di pasta che usiamo tutti i giorni, hanno nomi particolari. Perché si chiamano così? Quali sono le loro origini? Scopriamolo insieme e vediamo anche le migliori ricette di pasta per primi piatti strepitosi ma anche facili da fare.
Pasta: i nomi, le origini e le ricette migliori
La pasta in Italia è una vera e propria istituzione, simbolo del nostro Paese nel mondo anche se a volte ci si chiede da dove viene il grano per la pasta, dato che ne consumiamo tantissima per poter dire che tutte le paste sono 100% made in Italy. Ogni regione ha la sua tradizione in quanto a forme e nomi, e anche la pasta in commercio in diversi formati presenta talvolta nomi strani. Da dove derivano? Scopriamone di più!
Nomi strani di pasta fresca o secca
I nomi delle paste più antiche sono lasagne, vermicelli, spaghetti e maccheroni. Chi li ha battezzati così? Certamente molti nomi derivano dalla forma della stessa pasta. Ad esempio i tortiglioni, le conchiglie o le stelline. Altri hanno dei nomi particolari come le mafalde, gli gnocchi, gli strozzapreti, i tortellini o i maccheroni. Quali sono le loro origini? Andiamo per ordine.
Se ti piacciono le ricette di lasagne veloci devi sapere che il termine lasagna deriva dalla parola latina “lagana” con la quale venivano indicate strisce di pasta cotte nell’olio. È più facile, invece capire l’origine del nome spaghetti, che appaiono lunghi e sottili come lo spago.
Per le ricette di spaghetti si possono usare anche i vermicelli che si chiamano così perché anticamente venivano preparati a mano, erano molto più corti di quelli attuali ed avevano la forma di vermetti, essendo a volte anche storti.
Gli ziti anticamente si chiamavano “zite” perché venivano preparati in occasione dei pranzi di nozze delle donne che uscivano dal ruolo di “zitelle”. Fratelli maggiori delle zite sono i zitoni anche detti da “matrimonio”.
Paccheri e schiaffoni si chiamano così per la loro forma piatta e per il rumore che fanno quando cadono nel piatto per essere conditi con il sugo. Loro stretti cugini sono i rigatoni e millerighe che presentano, appunto, delle “righe” che hanno lo scopo di incorporare più sugo possibile.
Un discorso a parte va fatto per il termine maccheroni per il quale ci sono molte teorie. Secondo quella più quotata, questo termine deriva dal senso generico di realizzare pasta “bucata” di ogni lunghezza e tipo, ma più grande dei famosi bucatini ed inferiore ai cannelloni.
Altre origini dei nomi dei formati di pasta
Molti nomi delle paste hanno origine da oggetti ed ecco che abbiamo le ruote, anelli, crocette, anellini, fettucce. I tortellini (a forma di ombelico) hanno il nome derivante dal termine italiano torta per intendere la ricchezza del ripieno.
Il nome dei ravioli viene da rovigliolo nel senso di groviglio in relazione al ripieno. Altri nomi ricordano alcune parti del corpo umano come lingue, capellini, orecchiette, gomiti, occhi e ricci. Dalle forme geometriche nascono i quadrucci, i tubetti, i tubettini, tubettoni, cannoli, cannelloni e canneroni.
Le origini dei nomi di alcuni tipi di pasta sono da ricercare in elementi della natura come cielo, terra e mare. Ed ecco che abbiamo le lumache, farfalle e farfalline, conchiglie, telline, occhi di lupo, occhi di elefante. E ancora: semi di mela, semi di melone, acini, pepe nero, lenti, sedani e sedanini, rosmarino.
Il termine gnocchi ha un’antica origine e probabilmente deriva dal nome veneto gnòco (protuberanza) forse di radice germanica (knohhil, quindi knodel) che indica il nodo del legno. Ad ogni modo le ricette con gnocchi sfiziose sono talmente tante che basta scegliere un condimento per portare in tavola un primo piatto buonissimo in poco tempo.
Ma la fantasia dei mastri pastai non si ferma certo qui: dall’abbigliamento nascono le trenette (piccole trine), bavette, maniche, creste, stivaletti, fiocchi, pennacchi, guanti e fibbie.
Nei fedelini il termine fede non centra nulla, il loro nome deriva dall’arabo “fad” e cioè crescere. Dalla fede religiosa hanno origine paternostri e avemaria. Il motivo è curioso: chi li cucinava non aveva l’orologio ma la loro cottura durava il tempo di una preghiera.
Altri nomi derivano da fatti storici e personaggi famosi ed ecco che abbiamo i tripolini e assabesi che molti pensano siano nomi di pasta fascisti, e che sicuramente sono legati all’avventura italiana in Africa. Dai nomi storici derivano le mafalde, mafaldine, margherite.
Dalle forme attorcigliate nascono i fusilli, tortiglioni, eliche. Mentre dall’uso del coltello ecco i maltagliati, tagliolini e tagliatelle. Per finire, le penne e pennette traggono ispirazione proprio alle penne usate per scrivere.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.