I calabresi li fanno sempre per il 2 novembre: le ossa dei morti, biscottini deliziosi da gustare in famiglia

biscotti osso

I calabresi li fanno sempre per il 2 novembre: le ossa dei morti, biscottini deliziosi da gustare in famiglia - buttalapasta.it

Prepariamo insieme le ossa dei morti calabresi, biscottini sfiziosi e speziati per il 2 di novembre. Un modo goloso per ricordarci di chi non è più tra noi.

L’Italia intera possiede un bagaglio culturale e di tradizione inestimabile ed è soprattutto il Sud a vedere in campo culinario ricettine golose, facili nella loro semplicità e con una storia da non dimenticare. Calabria e Sicilia hanno tradizioni molto simili tra loro e difatti per la Festa dei morti vengono realizzati diversi dolci, tra cui i biscotti ‘ossa dei morti. Nonostante tra le due vi siano delle differenze, la base è identica, profumata e decisamente speziata.

I sapori ricordano tipicamente quelli dell’autunno grazie alla cannella e ai chiodi di garofano, ma troviamo una morbidezza interna davvero golosa. Possiamo servirli con del tè caldo, dopocena oppure quando abbiamo degli ospiti, così come prepararne in quantità e regalarli, perseguendo la tradizione calabrese. Perché non li facciamo insieme? La ricetta è semplicissima!

Ossa dei morti calabresi, i dolci di tradizione da fare in meno di 10 minuti

Le ossa dei morti calabresi, oltre ad essere molto semplici, potremmo definirli anche leggeri perché non troviamo burro nell’impasto o olio. Useremo solo l’albume dell’uovo come collante, ma se siete intolleranti o non volete usarlo potete sostituirlo con un po’ di olio di semi. Come dicevamo, la tradizione calabrese vuole che vengano realizzati il giorno di Ognissanti così da gustarli in famiglia il 2 di novembre, eventualmente regalandoli anche agli amici. Qui trovate le più tipiche ricette della Festa dei morti, per avere un quadro completo a disposizione.

biscotti calabresi

Ossa dei morti calabresi, i dolci di tradizione da fare in meno di 10 minuti (Foto Ig @spaghettialsugo_di_roberta) – buttalapasta.it

Ingredienti per circa 30 biscotti

  • 100 gr di farina di mandorle;
  • 100 gr di farina 00;
  • 100 gr di zucchero;
  • 1 bicchierino di Marsala o Martini bianco;
  • 1/2 bustina di lievito vanigliato per dolci;
  • 1 cucchiaino raso di cannella;
  • 1/2 cucchiaino raso di chiodi di garofano macinati;
  • 1 albume d’uovo;

Preparazione

  1. Iniziamo a preparare le ossa dei morti raccogliendo in una ciotola capiente lo zucchero, la farina di mandorle e quella 00. Mescoliamo il tutto così da uniformare le polveri.
  2. Aggiungiamo anche la cannella, i chiodi di garofano, il Marsala, l’albume e il lievito setacciato, procedendo con l’impastare a mano sino ad ottenere un panetto sodo e compatto. Facciamolo riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
  3. Trascorso il tempo necessario stendiamo il panetto formando un rettangolo di circa 1/2 cm di spessore. Con un coltellino ricaviamo dei bastoncini larghi circa 3 cm, con le dita ammacchiamo un po’ le due estremità dando la tipica forma delle ossa.
  4. Man mano che formiamo disponiamo i biscotti su una leccarda rivestita di carta da forno. Cuociamo quindi in forno preriscaldato/statico/180° per 15/18 minuti o comunque fin quando doreranno a dovere.
  5. Sforniamoli e facciamoli raffreddare completamente: ecco pronte le nostre ossa dei morti calabresi!

Il consiglio extra: secondo la tradizione, per riprendere il colore tipico delle ossa bisogna spennellare i biscotti con una glassa fatta di zucchero al velo. Basterà versarne un po’ in una ciotola e aggiungere pochissima acqua o succo di limone, mescolando fin quando si otterrà una crema densa. Basterà spennellarla sulla superficie dei biscotti e lasciare asciugare.

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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