I 5 tipi di frutta secca che riducono naturalmente i livelli di acido urico

La frutta secca che riduce i livelli di acido urico

Controllo dell'acido urico: la frutta secca come valida alleata - buttalapasta.it

Alcune tipologie di frutta secca riducono gli alti livelli di acido urico: ti starai chiedendo, a cosa serve? Non immagini neppure questo valore quanto é fondamentale per la tua salute.

A volte basta davvero poco per coccolare il nostro organismo: un’alimentazione sana e del movimento fisico. Eppure, per quanto possa sembrare banale, scontato e per certi versi ridondante, al giorno d’oggi è difficile seguire uno stile di vita adeguato.

Da qui sorgono diversi problemi fisici a cui, molte volte, non sappiamo dare nemmeno una spiegazione. In questo caso parliamo dell’alimentazione come fonte di prevenzione, non solo per una salute generale, ma per tenere sotto controllo i livelli di acido urico. Questa sostanza è prodotta dal nostro corpo durante la scomposizione delle purine, che si trovano in molti alimenti e bevande, come carni rosse, pesce e alcol. In condizioni normali, l’acido urico viene eliminato dai reni, ma se il corpo ne produce troppo o non riesce a eliminarlo adeguatamente, i livelli nel sangue aumentano.

Le conseguenze? Da problemi come la gotta, una forma di artrite molto dolorosa, alla formazione di calcoli renali. Da qui nasce l’importanza di mantenere sotto controllo i livelli di acido urico che oltre a queste condizioni, può portare a conseguenze ben più gravi. A venirci in aiuto per la prevenzione è – anche stavolta – la frutta secca.

Le 5 qualità di frutta secca che aiutano a ridurre i livelli di acido urico

Come già accennato, la frutta secca non è solo uno spuntino gustoso, ma anche un alleato prezioso per mantenere in equilibrio i livelli di acido urico. Alcuni tipi in particolare aiutano a ridurre naturalmente la concentrazione di questa sostanza nel corpo, proteggendo la salute dei reni e delle articolazioni. Quali?

Le 5 qualità di frutta secca che aiutano a ridurre i livelli di acido urico

Addio acido utrico elevato grazie a questi frutti secchi – buttalapasta.it

  1. Noci: sul podio troviamo nientemeno che loro, le regine indiscusse della lotta contro le infiammazioni articolari. Grazie all’elevato contenuto di omega-3, le noci riducono il gonfiore e proteggono le articolazioni dai fastidi legati ai livelli elevati di acido urico.
  2. Mandorle: se si è alla ricerca di un alleato per una buona digestione e un cuore sano, le mandorle sono la scelta perfetta. Ricche di fibre e vitamina E, favoriscono l’eliminazione dell’acido urico e tengono a bada l’infiammazione. Oltre a essere povere di purine, sono perfette da mangiare ogni giorno senza pensieri.
  3. Pistacchi: piccoli, ma potentissimi. I pistacchi, ricchi di antiossidanti come i polifenoli, combattono lo stress ossidativo, riducendo così l’infiammazione e tenendo sotto controllo l’acido urico. Oltre al sapore inconfondibile, questo è un motivo in più per tenerli sempre a portata di mano.
  4. Anacardi: delicati ma efficaci, gli anacardi sono ricchi di grassi monoinsaturi che migliorano la salute cardiovascolare e aiutano i reni a eliminare l’acido urico. Attenzione però: sono leggermente più ricchi di purine, quindi meglio non esagerare.
  5. Datteri: chiudiamo in dolcezza con i datteri, una vera fonte di fibre e potassio. Questi aiutano i reni a lavorare al meglio, senza aggiungere purine alla dieta.

Per ottenere il massimo beneficio nella riduzione dei livelli di acido urico, sarebbe ideale consumare una porzione di circa 30-40 grammi di frutta secca al giorno. Questo corrisponde più o meno a una manciata, ideale per uno spuntino sano, ma senza esagerare: la frutta secca non è esente da grassi e calorie.

Parole di Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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