Di Matteo Fantozzi | 26 Novembre 2024
La verza è un alimento sano e dal sapore davvero molto gradevole, il suo odore però spesso è forte e allontana non solo i più piccoli ma anche gli adulti. Ecco un “trucco” per eliminarlo.
Molto simile al cavolo cappuccio si differenzia da questo per le foglie grinzose e increspate che presentano delle nervature molto prominenti, come se fossero delle vene o delle radici. La sua origine è antichissima e in Italia si coltiva da tantissimo tempo soprattutto nelle regioni del centro-sud. Oggi la diffusione è localizzata soprattutto nel Canavese a Montalto Dora dove si svolge anche la sagra del cavolo verza più famoso d’Italia.
Con la verza si possono fare tantissime ricette, che spesso prevedono anche l’utilizzo delle patate ottime nel bilanciare il sapore di questa verdura. I due alimenti insieme possono dar vita a una zuppa creativa ma anche a una vellutata morbida e avvolgente. Il sapore intenso della verza riesce a dare corposità al nostro piatto e il bassissimo apporto calorico ci permette di consumarla anche quando siamo a dieta. Non esagerate con le quantità perché come tanti altri ortaggi può portare a dei problemi alla pancia qualora se ne ingerisse troppa.
Oggi però vogliamo analizzare da vicino un trucco per renderla più appetibile andando a eliminare il suo caratteristico “cattivo odore”.
Verza, come eliminare il “cattivo odore”
La verza ha un odore caratteristico che per molti può risultare forte e che spesso allontana i bambini, ma non solo, dal consumarla. Scegliete le foglie più grandi e sbollentatele in acqua o cuocetele a vapore. Aggiungere una foglia di alloro, o un cucchiaino di aceto, permetterà all’odore di non essere così pungente.
Una volta superato questo step potrete preparare degli involtini speciali che anche i vostri figli adoreranno. Cotti in forno o in padella, in bianco o conditi con sugo di pomodoro, questi speciali involtini vengono riempiti con carne macinata e riso. Un piatto che è molto conosciuto e amato in Romania e in tutta l’area dei balcani, dove li chiamano sarmale. Originariamente erano fatti con foglia di vite e non la verza, ma esistono davvero numerose variazioni.
Il piatto è diffuso anche in Albania, Serbia, Moldavia, Bulgaria e Turchia ha invaso con la globalizzazione anche numerosi paesi più a occidente come il nostro. La verza è sicuramente una verdura che si presta bene a questo ricetta e sarà in grado di adattarsi ai gusti di tutti, soprattutto senza quell’odore non tollerato da alcuni.
Parole di Matteo Fantozzi
Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.