Ho comprato questo riso al supermercato e me ne sono pentito, mai più - buttalapasta.it
Sostanze nocive nel riso arborio, è la brutta scoperta che viene fuori da un test di qualità che non lascia affatto tranquilli.
Riso al supermercato, sicuramente più di una volta al mese è abitudine di milioni di persone fare rifornimento con l’acquisto delle necessarie confezioni per potere cucinare dei risotti. C’è però riso e riso, con standard di qualità a volte anche fin troppo marcatamente differenti. Ed infatti proprio questo è emerso da un apposito test condotto su diverse marche di riso confezionato, che puoi trovare senza alcuna difficoltà al supermercato, al discount ed in tanti altri negozi di alimentari, piccoli e grandi.
La rilevazione in questione porta la firma della rivista Il Salvagente. La quale è specializzata nel compiere dei test sulla qualità della merce alimentare in vendita, per capire quale sia il grado di sicurezza che interessa direttamente i consumatori. E nel caso del riso al supermercato e nei discount, purtroppo non sempre c’è il livello qualitativo che vorremmo avere, nell’ambito della sicurezza alimentare. Lo conferma proprio questo test, che si è avvalso di analisi su appositi campioni estrapolati da questi dodici marchi di riso. Al loro interno è stato trovato di tutto.
In particolare è emersa la presenza di tracce di metalli pesanti e di pesticidi nel riso arborio, oltre ad altre tipologie di problemi. Il riso sottoposto ad osservazioni al microscopio ha presentato in fin troppe circostanze questi inconvenienti invisibili agli occhi tuoi che metti le confezioni di riso in carrello senza poter sapere niente di tutto ciò. Dal test condotto da Il Salvagente sono emerse in particolare le tre marche peggiori.
Gli esperti consultati dalla rivista hanno sottolineato soprattutto la presenza di arsenico inorganico, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito in tutto e per tutto cancerogeno. Purtroppo quasi tutte le marche hanno presentato delle tracce di arsenico inorganico ritenute eccessive. E spiccano anche la presenza di cadmio (altro cancerogeno, n.d.r.) e di pesticidi vari in tracce sempre rilevanti.
Qual è il riso contaminato? – buttalapasta.it
Il quantitativo più alto di arsenico inorganico è stato individuato nel riso Carosio venduto da Lidl. La maggiore concentrazione di cadmio si trova invece nel Riso Vignola bio. In entrambi i casi il limite massimo consentito di presenza di metalli pesanti risulta alquanto vicino, ma non è comunque una buona notizia per i consumatori.
Il famoso Riso Gallo invece non rispetta il limite del 5% di presenza di chicchi di diverse varietà. In questo test risulta esserci una percentuale vicina al 7%. E nel riso Curtiriso c’è un eccesso di chicchi danneggiati dal calore, anche in questo caso in misura superiore alle normative vigenti.
Le tre marche peggiori per il test – buttalapasta.it
Quasi tutte le dodici marche di riso arborio poi non è esente dal fungicida chiamato captan. Alla fine del test, Il Salvagente ha comunicato quelle che, a suo parere e stando ai risultati conseguiti, sono risultate essere le marche peggiori. Ovvero Riserva Gallo, LIDL Carosio e Riso Vignola Bio. Ci sono stati dei problemi con la Coca Cola, con dei richiami per un lotto specifico.
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