Di Cristina P. | 22 Febbraio 2024
Le puntarelle sono un piatto tipico della tradizione romana, ma come bisogna fare per non farle annerire? C’è un trucchetto che può mantenerle come appena comprate
Il fruttivendolo le mette in bella mostra e le propone come fossero un gioiello da preservare, stiamo parlando delle puntarelle, una parte piuttosto prelibata di un particolare tipo di insalata, la catalogna.
Chi vive a Roma e dintorni sa bene di cosa si tratta e sa bene che non è così facile trovarle o prenderle a basso costo, tanto che, quando sono disponibili, si comprano a mazzi, rendendo felici anche i commensali più esigenti. Solitamente si mangiano a crudo, ben condite e cucinate con tanto amore. Per prima cosa, bisogna pulirle: i più bravi e attenti alla tradizione hanno un apposito strumento, ma basta un coltello e un po’ di pazienza, poi si tagliano a listarelle e il gioco è fatto. O quasi.
Sì, perché come tutti i gioielli sono anche delicate e vanno trattate con cura. È bene non lasciarle per tanto tempo nel frigo, perché anche nel giro di poche ore il prodotto può annerirsi e rovinarsi, diventando anche un po’ più amaro. Oggi vi sveliamo un piccolo trucchetto a cui dovrete dedicare veramente poco tempo e che vi permetterà di mantenerle freschissime. Basta una ciotola d’acqua fresca, meglio con l’aggiunta del ghiaccio, e un po’ di limone. Il gioco è fatto: così dureranno molto di più, anche se si consiglia sempre di metterle a tavolo il prima possibile per preservarne aromi e sapore.
Come condire e preparare le puntarelle per i propri ospiti: bastano pochi ingredienti
Se conservarle nella maniera giusta costa davvero poco, è altrettanto semplice prepararle. Qualche ora prima è bene unire insieme un buon olio extravergine d’oliva a uno spicchio d’aglio e una manciata di alici. Si lascia il condimento a insaporire per bene e poi si aggiungono le puntarelle già pulite, ovviamente salando a piacere.
I più golosi possono anche finire con un giro di pepe e del prezzemolo tagliato fine – scartando il gambo, che al massimo può essere messo nell’olio e poi scartato quando si uniscono le puntarelle. Dopo qualche minuto il sapore del condimento attenuerà la parte amarognola della verdura e saranno pronte per finire a tavola.
Insomma, si tratta di un piatto a prova di chef, soprattutto se si acquistano già pulite, ma come servirle? I puristi le mangiano da sole, al massimo con un buon pane ad accompagnare. In realtà, possono rappresentare anche un buon contorno alla carne o si possono preparare delle bruschette tradizionali con le puntarelle adagiate sopra e un’ulteriore alice sulla sommità. E chi non mangia pesce? Bastano olio, aglio e sale: saranno comunque buonissime.
Parole di Cristina P.