Spesso si commette un errore gravissimo a buttare i gusci di cozze e vongole nel bidone sbagliato. Ecco dove vanno conferiti correttamente.
Sia in estate che in inverno i frutti di mare sono degli alimenti molto amati e versatili, usati per creare deliziosi antipasti, primi o secondi piatti. Fra questi spiccano le cozze e le vongole, deliziose e anche benefiche, perché ricche di vitamine e minerali. Dopo aver cucinato e mangiato, però, rimangono tanti gusci vuoti.
Spesso si compie un errore gravissimo in questa fase perché si ha la tendenza a gettare i gusci di cozze e vongole nel bidone sbagliato. Ecco invece dove vanno conferiti correttamente.
Dopo aver mangiato un bel piatto di spaghetti alla scoglio o di risotto con i frutti di mare o, perché no, un bel piatto lussuoso di crudi di mare, è normale ritrovarsi il piatto pieno di gusci di cozze e vongole. Spesso si commette l’errore di buttarli nel bidone sbagliato e questo può compromettere tutta la catena di smaltimento e riciclo messa in piedi dalla raccolta differenziata.
Infatti spesso si pensa, erroneamente, che i gusci di cozze e vongole, provenendo da prodotti alimentari, siano da conferire nel bidone dell’umido. In realtà, dato che il guscio è costituito in prevalenza da materiale calcareo, non organico e non biodegradabile, non va conferito assolutamente nel bidone dell’umido. Per questo motivo i gusci di cozze e vongole vanno conferiti correttamente nel bidone dell’indifferenziata.
Tuttavia bisogna comunque consultare le disposizioni del proprio Comune perché in alcune città italiane esistono degli impianti per dissolvere i gusci nel processo di compostaggio. Come tale potrebbe succedere che in alcuni posti possano essere conferiti nel bidone dell’umido invece che nell’indifferenziata. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è proprio il bidone dell’indifferenziata il posto giusto in cui buttarli.
Chi non vuole liberarsi di questi rifiuti, può riusarli in ambito domestico in vario modo: come i gusci delle uova, anche quelli delle cozze e delle vongole contengono importanti minerali che possono aiutare a crescere meglio le piante. Per questo possono essere tritati o sminuzzati e messi nel terreno come fertilizzante naturale. In alternativa, chi ha una vena artistica, può usarli per creare delle belle decorazioni. In ambito industriale, poi, questi scarti vengono utilizzati nell’agricoltura, per evitare che il terreno diventi acido, e nella bioedilizia.
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