Di Alessandro Artuso | 30 Gennaio 2024
Le tensioni nel Mar Rosso sono un problema umanitario e anche di natura economica: la paura dell’Italia arriva anche dall’agricoltura. Cosa sta accadendo.
Le guerre del nuovo Millennio sono sempre di più e adesso anche gli attacchi degli Houthi yemeniti contro le navi nel Mar Rosso rischiano di minare i prodotti provenienti dall’Italia. Si tratta di un problema non di poco conto che potrebbe avere delle ricadute importanti.
Le stime sono già allarmanti e adesso non resta che attendere gli sviluppi sulla vicenda. Sta di fatto che le difficoltà di navigazione, provocate dagli attacchi degli Houthi, mettono a rischio parte dell’economia italiana. Porre rimedio non è semplice, da qui la paura che tutto possa precipitare.
La paura degli agricoltori italiani
A lanciare l’allarme è stata la Coldiretti che ha parlato di 270 milioni di esportazioni di pomodori Made In Italy diretti in Asia nel solo 2023. In merito ai prodotti esportati nel recente passato, infatti, sono a rischio polpe, passate, concentrato di pomodoro e anche i pelati. L’analisi della Coldiretti ha valutato gli effetti economici causati dalle tensione nel canale di Suez. Trasporti marittimi a rischio e tensione alle stelle.
“Si tratta di ben 10% del totale delle spedizioni all’estero di pomodoro Made in Italy trasformato diretto all’estero. L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, per arrivare in Medio Oriente, India e sud est asiatico, a causa dei ripetuti attacchi terroristici, hanno portato ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi e dei tempi di percorrenza“, si legge in una nota della Coldiretti.
Non bisogna altresì dimenticare i costi dei container che sono in continuo aumento, da qui la competitività del prodotto sui mercati esteri e i rischi corsi per altre rotte, seppur non coinvolte in maniera diretta. “In Italia sono circa 70mila gli ettari coltivati a pomodoro da salsa in circa 7.000 imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e occupa 10.000 addetti, per una produzione di 5,4 milioni di tonnellate di prodotto destinata a polpe, pelati, passate, sughi e concentrati consumati i Italia e in tutto il mondo con una valore totale delle esportazioni di 2,7 miliardi“, ribadisce Coldiretti in una nota.
La posizione di Coldiretti
Il pomodoro italiano è secondo la Coldiretti un ingrediente fondamentale nella dieta mediterranea e rappresenta un patrimonio culturale non materiale dell’Unesco. L’export agroalimentare dei prodotti italiani inviati in Asia vale 5,5 miliardi nel 2023 e raggiunge quasi il 90% dei Paesi via mare. Ora, invece, ciò si scontra con le difficoltà di navigazione e gli attacchi degli Houthi contro le navi nel Mar Rosso.
“Una situazione che impatta pesantemente sui prodotti deperibili come l’ortofrutta fresca con l’allungamento dei tempi che potrebbe creare problemi di conservazione del prodotto fresco con il rischio di perdere fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare“, conclude Coldiretti. A rischio tantissimi prodotti ortofrutticoli, pasta, prodotti da forni e anche dolci.
Parole di Alessandro Artuso