Sapevi che gli chef preferiscono non cuocere la pasta in acqua bollente? Vediamo in che modo applicano il trucchetto speciale di cucina!
Quando si parla di pasta, nessuno sa meglio degli italiani come cuocerla. Ogni giorno nelle case delle famiglie italiane, si mette una pentola di acqua sul fuoco, si porta a bollore, si mette del sale e vi si butta la pasta. Questa poi cuocerà fino a raggiungere la cottura perfetta, come si suol dire: al dente.
Eppure diversi chef in tutto il mondo, spesso, si affidano a tecniche culinarie innovative per portare in tavola piatti unici, anche di pasta. Una di queste, che ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, è la cottura della pasta senza usare l’acqua bollente. Per gli italiani quella in acqua è il metodo unico e universale. Ma andiamo a vedere come e perché si può fare in modo diverso.
Contrariamente alla tradizionale cottura della pasta in acqua bollente, molti chef preferiscono risottare la pasta. Questo è un processo che prevede l’utilizzo di poca acqua o brodo direttamente in padella insieme alla pasta stessa. In questo modo si va a creare un piatto cremoso e avvolgente, simile a un risotto. Ma perché scelgono questa tecnica?
La ragione principale per cui gli chef preferiscono risottare la pasta anziché cuocerla in acqua bollente è legata alla consistenza e al sapore del piatto finale. Quando la pasta è cotta in acqua bollente, una parte significativa dell’amido rilasciato durante la cottura è scolata via con l’acqua di cottura. Questo amido è fondamentale per creare una salsa cremosa e avvolgente quando la pasta è condita. Risottare la pasta permette di trattenere una maggiore quantità di amido direttamente nella padella, contribuendo così a ottenere una consistenza più cremosa e un sapore più intenso nel piatto finito.
Il trucco dietro risiede nella tecnica di cottura. Innanzitutto, la pasta viene leggermente cotta in acqua bollente per qualche minuto, proprio come si farebbe con la pasta tradizionale. Questo passaggio iniziale permette alla pasta di ammorbidirsi leggermente senza raggiungere il punto di cottura desiderato.
Successivamente, quella parzialmente cotta viene trasferita direttamente in padella insieme al condimento e a una piccola quantità di acqua di cottura. È importante utilizzare una padella abbastanza ampia e profonda per permettere alla pasta di assorbire uniformemente il condimento e l’acqua di cottura, creando così la consistenza cremosa desiderata.
Una volta che la pasta è stata trasferita in padella, si procede con la cottura a fuoco medio-basso, mescolando continuamente per permettere alla pasta di assorbire gradualmente il liquido e di cuocersi fino al punto desiderato. Durante questo processo, è possibile aggiungere ulteriore acqua di cottura man mano che necessario per garantire che la pasta rimanga sempre ben idratata e non si attacchi alla padella. Questa continua aggiunta di acqua di cottura, insieme al costante mescolamento, contribuisce a creare quella consistenza cremosa e avvolgente che caratterizza il piatto finale.
Per quanto riguarda i condimenti, le possibilità sono infinite quando si tratta di risottare la pasta. Si può optare per quelli classici come pancetta, funghi trifolati, zucchine o piselli, o sperimentare con ingredienti più audaci e creativi a seconda dei gusti personali e della stagionalità. Proverai anche tu questa tecnica?
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