Di N A | 30 Luglio 2023
Come riconoscere davvero il gelato artigianale ed evitare truffe mentre si gusta un fresco e buonissimo cono sotto il sole: la guida completa.
Mangiare un gelato è senza ombra di dubbio una delle cose più belle e soddisfacenti che si possono fare in estate. Mentre il caldo sembra attaccarti da ogni parte e pungerti praticamente su ogni centimetro quadrato di pelle, con l’aria che diventa più pesante e tutto ha un lontanissimo retrogusto di abbrustolito, tu stesso compreso, solo una buona pallina di gelato può svoltarci la giornata.
Il gelato ci permette di abbassare la temperatura interna, di rinfrescarci in modo veloce e intelligente senza spendere una fortuna, e ovviamente anche di regalarci momenti culinari assolutamente indimenticabili. Con i tantissimi gusti che sono disponibile sul mercato e le varie offerte di diversi tipi dei gelatai che pullulano in ogni città, ecco che esiste solo l’imbarazzo della scelta per la prossima combinazione di palline da mettere sul cono.
Tuttavia è molto utile avere anche un po’ di furbizia e quella giusta conoscenza, di un livello relativamente superficiale, per quanto concerne i metodi che ci sono dietro alla creazione del gelato. Perché, come sempre diciamo ormai e come è possibile affermare in ogni campo, non tutti i gelati nascono allo stesso modo e non tutti sono uguali e valgono gli stessi soldi.
Gelato artigianale per davvero, come riconoscerlo davvero
Tantissimi gelatai in tutto il mondo, e specialmente anche in Italia nella stagione turistica più alta, amano esporre delle insegne che parlano di gelato artigianale, fatto in casa, estremamente curato e frutto del lavoro individuale. Chiariamo, non c’è niente di male nel vendere, comprare e consumare gelato industriale, ma con l’uso della parola artigianale il consumatore si aspetta un certo livello del prodotto, e accetta di pagare molto di più. Se le aspettative non corrispondono a quanto si consuma, si crea un cortocircuito.
Mettendo da parte coloro che sostanzialmente si fregiano dell’etichetta “artigianale” senza davvero fare molto tranne mescolare polveri con liquidi per creare il gelato. Poi ci sono due livelli diversi di prodotto davvero artigianale. Il primo prevede l’utilizzo di cosiddetti “neutri“, ovvero degli additivi che hanno la funzione di addensante per rendere il prodotto artigianale più compatto, cremoso e gustoso.
Poi c’è l’artigianale vero e proprio. Parliamo di maestri gelatai veri e proprio, che non usano additivi, addensanti, coloranti e sostanze artificiali di qualsiasi genere, ma che parte dagli ingredienti naturali e li lavora per creare un gelato assolutamente indimenticabile. Li si possono individuare perché hanno una scelta molto più limitata dei gusti: meno di una decina, curati però al massimo, con tanta dedizione e uno studio certosino di ogni fase del prodotto. Loro valgono davvero il prezzo del biglietto.
Parole di N A