D’obbligo la frutta secca durante le Festività natalizie ma come conservarle nel lungo periodo? Qualche consiglio per fare scorta, riuscendo anche a risparmiare.
Non può mai mancare la frutta secca sul tavolo delle Feste. Noci, mandorle, nocciole e datteri, un tripudio di golosa bontà oltre che una bellezza da ammirare se servita su piccoli vassoi, magari dorati o rossi che richiamino così l’atmosfera del periodo oppure ancora, più semplicemente, adagiata in un cestino di vimini.
Perfetta da sgranocchiare durante qualche partita a tombola o anche come elemento decorativo, abbinata alla frutta disidratata, essa si presta per molteplici scopi tra i quali, anche, la preparazione di ricette, specialmente quando avanza. Dai dolci ai primi piatti come il risotto con taleggio, nocciole e funghi, ci si può davvero sbizzarrire.
Tuttavia come fare perché la frutta secca si conservi? D’altronde persino lei è soggetta alla scadenza sebbene non vi siano controindicazioni particolari – fare attenzione, nel caso, alla formazione delle muffe o eventuali cattivi odori. Ad ogni modo, ecco svelato il segreto per mantenerla integra a lungo, oltretutto risparmiando.
Già si comincia a percepire quel calore natalizio nonostante manchino ancora alcune settimane. Facile volare con l’immaginazione ricordando suoni e profumi che, presto, si potranno rivivere. L’albero di Natale illuminato e tavola apparecchiata in modo impeccabile con un po’ di frutta secca ornamentale – lasciarla anche per il fine pasto.
Ebbene, ora si torni al presente. Come acquistarla risparmiando, senza incorrere in costi esagerati, infine conservarla affinché si preservi per le Festività? Su quest’ultimo punto si è già trattato ampiamente parlando, nel complesso, dei modi perché non perda la sua croccantezza. Questa volta si voglia aggiungere qualcosa in più.
Innanzitutto ci si affretti con gli acquisti, vagando tra gli scaffali al supermercato, per accaparrarsi la miglior confezione di frutta secca a prezzi nettamente inferiori rispetto ai costi che, a breve, verranno esposti a ridosso delle vacanze natalizie – in genere, dato il periodo, si tende al rialzo per quanto non manchi anche qualche sconto.
Un modo per risparmiare anticipando i tempi. Una volta conquistato il ‘bottino’ sarebbe bene trovare la giusta collocazione affinché si conservino perfettamente. Ad esempio se parliamo di noci fresche, basta rimuoverne il guscio e inserirle all’interno di un barattolo dalla chiusura ermetica, magari con alcune foglie d’alloro.
In tal guisa si previene la contaminazione da agenti esterni e la proliferazione di muffe. Possono durare fino a tre mesi se riposte in frigorifero, altrimenti un paio di settimane in dispensa qualora le si voglia consumare subito. Un’alternativa? Congelarle, sempre nell’apposito barattolo o un sacchetto sottovuoto: si conservano fino a un anno.
Naturalmente si rimuovono dal freezer all’occorrenza, per esempio qualora le si voglia impiegare come ingredienti per le ricette – va bene anche utilizzarle subito – se invece si predilige sgranocchiarle meglio attendere circa 15 minuti onde evitare problemi ai denti e, dunque, spese odontoiatriche – in questo caso non si risparmia.
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