Di Dott.ssa Sarah Mangione | 3 Maggio 2024
La frutta è un alimento senza dubbio ricco di importanti principi nutritivi con importanti funzioni mineralizzanti oltre che vitaminizzanti. Contiene però anche zuccheri, in quantità diverse a seconda della tipologia di frutto e dello stato di maturazione: la frutta acerba ne contiene infatti di meno.
Sarà dunque molto importante inserirla nella propria routine alimentare quotidiana con criterio in base alle specifiche esigenze, sport praticato e caratteristiche di ciascuno di noi tenendo bene a mente che farà ancora più la differenza il momento della giornata più adatto per mangiarla e con quali alimenti abbinarla.
Frutta o succhi di frutta?
I succhi di frutta industriali e tutte le bevande dolci “alla frutta” non hanno nulla a che fare con la frutta fresca vera e propria. Considerate che il glucosio e lo sciroppo ad alto contenuto di fruttosio, contenuto nella maggior parte dei succhi di frutta e nelle bevande dolci, sono stati definiti come una delle cause principali dell’epidemia dell’obesità.
Nella frutta fresca, il fruttosio (lo zucchero presente per la maggior parte nella frutta) è relativamente basso a confronto di quello presente nei succhi di frutta e soprattutto, quando consumiamo un frutto intero, consumiamo anche fibra ed è questa a fare la differenza. La fibra riesce a rallentare l’assorbimento dello zucchero nel sangue, evitando picchi di glicemia e la conseguente produzione di insulina. Ricapitolando:
No ai succhi di frutta e alle finte bevande zuccherate alla frutta.
Sì alla frutta fresca ma con parsimonia, scegliendo la tipologia più adatta alle nostre caratteristiche, abbinandola agli altri alimenti nel modo adeguato e consumandola nel momento della giornata più strategico per quella che è la nostra costituzione, le nostre caratteristiche ed esigenze specifiche.
Spuntino a base di frutta
La frutta come spuntino è un’ottima idea ma a seconda della costituzione che abbiamo, delle nostre esigenze specifiche e sport praticato sarà preferibile consumarla a metà mattina oppure nel pomeriggio oppure in entrambi gli spuntini.
Senza dubbio però consumatela intera, con la buccia e per rallentare ancora di più l’assorbimento degli zuccheri posso consigliarvi di abbinarci un pugnetto di frutta secca.
Frutta dopo i pasti: sì oppure no?
Non è per tutti! Spesso rallenta la digestione aumentando la fermentazione intestinale e il gonfiore ma tutto dipende dalle caratteristiche specifiche di ognuno di noi, in base ai propri obbiettivi ed eventuali patologie. Ci sono degli abbinamenti più strategici di altri, per esempio: un finocchio in pinzimonio con una pasta aglio olio e peperoncino e una coppa di fragole con limone non è una scelta sbagliata in assoluto anzi, può essere un’ottima proposta di menù in alcune circostanze ma assolutamente non per tutti.
È importante fare un bilancio dei carboidrati che assumo non solo in un pasto ma nell’intera giornata affinché il mio quotidiano sia a basso indice insulinico, regola fondamentale per tenersi lontani da infiammazioni croniche e avere uno stato di buona salute e forma fisica.
In linea molto generale quindi: abbinandola ad un secondo (carne, pesce, uova) e ad una verdura andate sul sicuro, soprattutto se parliamo di dimagrimento, ma ogni caso è a sé, come spesso vi dico, dipende tutto dalle nostre caratteristiche organiche ed esigenze specifiche, dalla nostra costituzione, eventuali patologie, sport praticato e obbiettivi specifici.
Pranzo a base di frutta: i consigli
È sconsigliabile per il carico glicemico perché non è un pasto equilibrato e ben bilanciato. Andrete a eccedere con gli zuccheri perché vi sentirete sazi per davvero poco tempo e senza dubbio andrete poi a compromettere l’equilibrio nutrizionale della vostra intera giornata con scelte alimentari sbagliate e in tempi sbagliati, avendo fame in continuazione.
Parole di Dott.ssa Sarah Mangione
Laureata con lode in Psicologia Clinica, sono Life Coach, Mental Coach, Consulente del Benessere e della Nutrizione. Da sempre credo fermamente che la vita sia per il 10% cosa ti accade ma per il 90% come reagisci ed è per questo che credo sia importante accompagnare le persone a esprimere il potenziale necessario per raggiungere i traguardi prefissati attraverso un processo di consapevolezza, di pianificazione, di profonda conoscenza di se stessi, di grande fiducia e piena autonomia.