Di Kati Irrente | 2 Settembre 2023
Si trovano nella zona dei Castelli Romani, le fraschette romane hanno una storia molto antica e affascinante, scopriamone di più!
Qualcuno vi ha mai detto “andiamo a fraschette“? Vi ha invitato in uno dei luoghi di ristorazione tipici della zona a sud si Roma, quella dei Castelli Romani, dove la tradizione delle fraschette è nata ed è diventata oramai un vero e proprio simbolo del buon mangiare genuino e del buon bere.
Infatti le fraschette sono delle osterie, diciamo, delle antiche locande che offrivano ai viandanti del buon vino accompagnato da cibi frugali e della tradizione contadina.
Con il passare del tempo la fraschetta romana si è trasformata, da cantina umida in cui bere un bicchiere spillato direttamente dalle botti a vera e propria trattoria in cuci gustare dei menu tipici con i prodotti della zona che sono delle icone della cucina romana e laziale.
Ma volete sapere perché si chiamano così? Allora continuate a leggere e facciamoci un giro alla scoperta delle fraschette romane e della loro storia.
La storia delle fraschette romane
Si usava andare a fraschette già ai tempi del Medioevo e ancora prima, sotto l’Impero romano, i contadini che viaggiavano per lunghi tratti erano soliti ristorarsi prima di riprendere il cammino. In sostanza erano cantine in cui si mesceva del vino sfuso in caraffa accompagnato con cibi semplici e salati. Le più famose e tipiche, le prime e le autentiche sono le fraschette di Ariccia. E il vino più diffuso è la Romanella.
Il nome deriva dal termine frasca, che indica un rametto, di solito era di alloro, posto sulla soglia della rivendita per segnalare la presenza di vino nuovo da poter comprare e gustare senza troppe formalità.
Il cibo offerto era abbastanza frugale e semplice, pane casereccio, uova sode, formaggi, qualche salume, dato che le fraschette non erano dotate di cucina. Addirittura era consentito ai clienti di portarsi il cibo da mangiare in fagotti (da qui il nome fagottari).
Oggi le cose sono un poco cambiate, le vecchie cantine si sono trasformate in locande e osterie, trattorie e in alcuni casi in veri e propri ristoranti che offrono tanti piatti diversi e nelle fraschette si può gustare un menu tipico romano e laziale completo delle pietanze più tradizionali.
Ovviamente non può mancare dell’ottima porchetta di Ariccia e altri salumi tipici della zona, serviti su taglieri arricchiti con i formaggi locali, sott’oli e sott’aceti.
Nel menu tipici delle fraschette romane hanno quindi un posto privilegiato gli antipasti, ma si possono gustare anche i grandi classici come la pasta cacio e pepe oppure la pasta all’amatriciana e i secondi piatti di carne magari accompagnati da un ottimo contorno di cicoria ripassata in padella.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.