Nei supermercati arriva la pasta con farina di grillo e in tanti si sono allarmati temendo di trovare questo nuovo ingrediente, magari nemmeno segnalato in etichetta, all’interno delle marche di pasta migliori del mercato. Cerchiamo di fare chiarezza, e di vedere quali marche di pasta italiane la usano nei loro prodotti.
Sappiamo bene che la farina di grillo è un’ottima fonte proteica, dato che è composta in media da oltre il 65% di proteine ad alto valore biologico. Risulta anche ricca di fibre, calcio, vitamina B12, ferro, fosforo e sodio.
Quello che forse non tutti sanno è che costa anche un bel po’ di più rispetto alla farina di grano usato per la pasta italiana, parliamo di quasi 80 euro al chilo, contro i 2 euro della farina di frumento e i 3 euro della farina di soia, simile per carica proteica a quella di grillo.
Ora, la notizia girata sui social secondo cui alcune marche di pasta italiane e supermercati avrebbero deciso di inserire “farina di grilli e larve, nei propri prodotti alimentari, e non sono tenuti a metterlo scritto in etichetta” è da considerarsi una bufala.
Sicuramente, qualsiasi azienda decida di mettere sul mercato italiano prodotti con questo ingrediente è obbligato a scriverlo in etichetta, secondo il DL 109 del 1992 e la norma europea 1169 del 2011, e il consumatore può stare tranquillo.
Ma allora quali prodotti alimentari in vendita in Italia contengono farina di Acheta domesticus (grillo domestico) o di larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore)? Al momento è solo la Italian Cricket Farm ad aver chiesto l’autorizzazione per commercializzare prodotti con questo ingrediente.
Verosimilmente, dunque, sarà Torino una delle prime città italiane a portare sugli scaffali del supermercato la pasta a base di farina di insetti dato che la ditta ha sede a Scalenghe.
Per completezza diciamo anche che il regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione europea contiene un elenco dettagliato di tutti gli alimenti e preparati per cui è ammessa anche in Ue la preparazione con farina di grillo.
Cioè si parla di pane e panini multicereali, cracker e grissini, biscotti, barrette ai cereali, prodotti secchi a base di pasta e pasta farcita e premiscele secche per prodotti da forno. Ci sono poi salse, prodotti trasformati a base di patate, piatti a base di leguminose e di verdure e pizza.
Rientrano nella lista anche siero di latte in polvere, prodotti sostitutivi della carne, minestre anche in polvere, snack di mais, birra, prodotti a base di cioccolato, frutta a guscio e semi oleosi, snack diversi dalle patatine e preparati a base di carne.
Hai finito il detersivo per i piatti? Ecco come sostituirlo velocemente. In casa hai davvero…
Se sei stufo di pandori e panettoni e delle pur buone specialità regionali della tradizione,…
Quando arriva il freddo non c’è niente di meglio di una serata dedicata a film…
Questo scontrino non smette di circolare sul web. Cinque persone sono riuscite a cenare in…
Quando si hanno ospiti a pranzo o cena, portarsi avanti in cucina è fondamentale: così…
Niente lasagna quest'anno a Natale: molto meglio questo primo piatto da fare al forno, la…