Di Kati Irrente | 24 Giugno 2023
È tempo per una nuova avventura: l’ex amatissimo vincitore di Masterchef lascia Roma per coronare il suo sogno di aprire un ristorante a Milano.
Probabilmente lo ricordi anche tu: è stato uno dei vincitori più acclamati di Masterchef, il programma che mette alla prova le abilità culinarie di chef e aspiranti tali. Dopo un’esperienza di quattro anni a Roma, il giovane chef noto è ora pronto per “sfidare” Milano, deliziandola con le sue creazioni culinarie.
Lo chef di origine romagnole, precisamente di Sant’Arcangelo in Romagna, dopo Roma ha scelto di andare verso il Nord ed a Milano ha aperto un nuovo locale in cui potrà sperimentare i suoi eclettici piatti. Offrendo ai clienti non solo dei menù degustazione o anti spreco, ma anche una vasta carta di vini, oli e persino caffè.
Il nuovo ristorante di Valerio Braschi
Archiviata l’esperienza del ristorante 1978 a Roma ora Valerio Braschi sta per inaugurare un nuovo locale nel capoluogo meneghino, per cui ha scelto il nome Vibe. All’interno l’estetica è molto curata e la proposta dello chef promette di soddisfare i palati più esigenti. Il vincitore della sesta edizione di Masterchef che nel 2017 era appena maggiorenne, ha le idee chiare su come accogliere gli ospiti che vorranno visitare il locale per gustare le sue creazioni.
Il menu del ristorante di Via Ghisleri, 1 a Milano è variegato: lo chef ha creato quasi scandalo con le sue provocazioni (il gelato sciolto, la lasagna in tubetto, la carbonara distillata, il pene di toro). Per la cena è pronto un menù degustazione chiamato “Il diario di un ragazzo viaggiatore” che comprende 10 piatti elaborati sulla base delle sue mete preferite, in un viaggio alla scoperta di sapori mediterranei, asiatici e nordeuropei.
C’è spazio per la pasta fresca, quindi per le lasagne anche se non sono in tubetto e per le zuppe brodose, calde e fredde in base alla stagione. Per la carne e per il pesce, con prodotti di mare e di terra anche nello stesso piatto. Tuttavia la sorpresa vera la si può godere a pranzo, quando lo chef propone ai suoi ospiti un menu antispreco e creativo, realizzato con le materie prime a disposizione che ogni giorno sono diverse.
Variegate sono anche le proposte presenti nella carta dei vini (190 etichette di vini italiani e stranieri) e degli oli, questi ultimi provenienti da Romagna, Sicilia e Puglia. A disposizione dei degustatori anche una carta del caffè, monorigine arabica da Perù ed Etiopia scelte dalla torrefazione Bertini di Roma.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.