Dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, è stato rivelato qual è il vino da bere per aggirare le normative: ecco chi lo produce e quanto costa.
Il testo del Codice della Strada è stato rivisto, con gli articoli 186 e 187 che sono stati aggiornati. La decisione finale è stata quella di rendere le sanzioni più severe per chi guida in stato si ebrezza, in cui il limite massimo di tasso alcolemico permesso è di 0,5 grammi per litro di sangue, che cala a zero per i neopatentati e i conducenti professionali.
Il nuovo CdS è entrato ufficialmente in vigore il 14 dicembre scorso e prevede non solo multe che potrebbero arrivare a 6mila euro, ma anche la sospensione della patente fino a 2 anni e l’arresto fino a 1 anno. Qualsiasi sia la violazione, è prevista anche una decurtazione di 10 punti dalla patente. Vista questa situazione, in tanti di certo apprezzeranno il nuovo vino che aggira le regole del Codice della Strada. Una novità che permette a tante persone di non rinunciare alla bevanda.
Dopo l’introduzione del nuovo Codice della Strada, si sta pensando a vari modi per riuscire a “salvare l’alcol” durante il pasto. Dopo la trovata geniale di un ristoratore, c’è da aggiungere gli italiani avranno la possibilità di poter bere i vini analcolici. Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida ha acconsentito nel far chiamare “vino” pure una bevanda con un tasso alcolico al di sotto dei 8,5 gradi.
Ed è così che c’è stato il via libera alla produzione dei vini senza alcol, quindi che verranno fatti fermentare normalmente e, in seguito, privati della tossina. Questo riguarda solo quei vini che non siano a denominazione certificata (Dop, Doc, Docg, Igp). Si tratta di un mercato in forte crescita, che ha avuto spazio anche nella scorsa edizione di Vinitaly.
Una novità che arriva proprio dopo pochi giorni dall’approvazione del nuovo testo del CdS e sicuramente sarà apprezzata da tutti coloro che non vogliono rinunciare alla bevanda e, allo stesso tempo, non vogliono rischiare multe salate, sospensione della patente e, nei casi più gravi, il carcere. La produzione sarà apprezzata anche dalle persone astemie, le donne incinta, dagli autisti professionisti, dai neopatentati, dagli sportivi e da tutti gli altri.
La produzione dei vini analcolici richiede tecniche attente e innovative per eliminare l’alcol, preservando allo stesso tempo i sapori, gli aromi e le caratteristiche generali di un vino. Si tratta di vini normali, ma la gradazione è molto bassa: da 0,5 gradi fino a 8,5. I miglioramenti delle tecnologi e le crescenti aspettative dei consumatori hanno portato a tecniche di estrazione dell’alcol più delicate.
Attualmente è la Francia ad essere leader del mercato dei vini dealcolati, ma con questa nuova normativa l’Italia non solo si allinea agli altri paesi europei, ma si metterà in competizione con i vini francesi. Per quanto riguarda il costo, il prezzo è simile ai vini tradizionali.
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