Andiamo alla scoperta di un alimento davvero prezioso che ha tantissimi benefici per la salute dell’essere umano e si usa in cucina da millenni.
Vi diciamo subito quali sono i suoi benefici così da saperli non appena andremo poi a vedere come usare questo particolare alimento come ingrediente di diverse ricette. Allora partiamo con il chiarire che si tratta di una sorta di rimedio miracoloso che serve per tutta una serie di malanni.
Infatti tra le sue proprietà benefiche c’è l’azione antidolorifica e antiossidante, è miorilassante ed aiuta a sopportare lo stress, ma non solo.
Apporta anche benefici a intestino e stomaco grazie alle sue proprietà gastroprotettrici, facilita la digestione disinfiammando l’intestino, è un antipiretico naturale e in generale dona sollievo. Vediamo come si usa.
Si chiama kuzu e viene dal Giappone, è in pratica la radice di una pianta ridotta in polvere, questa speciale fecola ha proprietà addensanti per cui è spesso usata nella cucina per la preparazione di tutte quelle pietanze che devono addensarsi come budini, dessert freddi, zuppe, vellutate e salse, ma senza creare l’effetto gelatinoso che in molti non amano.
In sostanza è una sorta di fecola ma non deriva da patate o mais bensì da pueraria lobata, che è appunto il nome della pianta da cui si ricava il kuzu. Come si usa? Per addensare il kuzu deve essere sciolto in acqua a temperatura ambiente, poi cucinato a fiamma bassa fino alla consistenza desiderata. Questo ingrediente è molto usato nella cucina macrobiotica ma si apprezza tanto non solo per le sue proprietà nella cottura dei cibi ma anche per i benefici che ha sulla salute umana.
Infatti possiamo definire il kuzu come un vero e proprio rimedio naturale universale visto che agisce in molti modi. Non solo ha la capacità di abbassare la febbre ed è un antistress ed un energizzante naturale, ma aiuta soprattutto a tenere in equilibrio la salute dello stomaco e dell’intestino grazie alle sue proprietà lenitive e antinfiammatorie. Infatti facilita la digestione, protegge le mucose dello stomaco e assorbe i succhi gastrici in eccesso evitando il reflusso. A livello intestinale regola la peristalsi, è utile nei casi di diarrea.
Però non è del tutto privo di controindicazioni. Infatti non è consigliato in caso di terapie ormonali, di cancro al seno o di patologie tiroidee in atto, in gravidanza e in fase di allattamento poiché contiene fitoestrogeni.
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