Far mangiare i bambini a tavola durante le feste di Natale è giusto o sbagliato? Lo abbiamo chiesto a qualche esperto: la risposta è ben diversa da ciò che pensiate!
Chi è nato tra gli anni 80 e 90 ricorderà perfettamente il momento in cui ci si riuniva tutti insieme durante le feste di Natale: gli adulti si sedevano alla grande tavola imbandita e addobbata, mentre a noi bimbi era riservato il classico tavolino basso con le sedioline, da condividere con tutti i cugini e i vari fratelli. Di volta in volta la mamma, le zie o le nonne si alzavano per servirci cosa ci avessero preparato e scommettiamo che non mancasse persino qualche sgridata per il baccano combinato.
Ricordi indelebili, che sicuramente rimarranno impressi nel cuore di tutti noi. Ma la domanda tuttavia sorge abbastanza spontanea: era giusto farci sedere in un tavolo a parte mentre i nostri genitori fossero seduti alla tavola principale? Sono in tanti ad oggi a perseguire questa sorta di ‘tradizione‘, ma abbiamo voluto chiedere a qualche esperto cosa ne pensasse circa questa pratica di un tempo. E la risposta è ben diversa rispetto a ciò cui pensavamo poter sentire.
Noi di buttalapasta ci siamo posti in questi giorni precedenti le festività natalizie la fatidica domanda che sicuramente attanaglia anche molte famiglie che ci seguono e quindi, tra i nostri lettori, abbiamo scovato qualche pedagogista, che ha saputo fornirci in merito parecchi spunti di riflessione. L’ipotesi che sembra funzionare inizialmente è quella di dividere il gruppo degli adulti da quello dei bambini cosicché loro possano giocare, scherzare e avere un luogo tutto loro.
Eppure, questo è un concetto totalmente sbagliato. Anzi, proprio ai giorni nostri i bambini hanno già sviluppato una sorta di indipendenza emotiva e sociale, che inevitabilmente si riversa anche sui rapporti familiari, quindi con altri fratelli e cuginetti. In questo contesto non solo partecipare attivamente alla tavola degli adulti li farà sentire partecipi e quindi non messi in disparte, ma ‘funzioneranno per imitazione‘. Vorranno quindi mangiare ciò che gli adulti assaggiano, si comporteranno di riflesso come loro.
Qui quindi si innesca un meccanismo bivalente in cui da una parte si può insegnare ai piccoli le regole del galateo e dello stare composti a tavola, dall’altra persino l’accettazione dei pasti, il valore della condivisione e dei legami familiari che inevitabilmente si rafforzano. Inoltre, renderli attivi alla preparazione stessa della tavola, li responsabilizza direttamente sul rispetto da portare in quello che diventa per qualche ora un vero e proprio luogo fisico di convivialità.
Va da sé considerare ovviamente l’ipotesi di farli alzare un po’ più spesso per evitare la noia, ma quest’anno condividete le feste con i vostri bimbi anche a tavola. Ne gioveranno loro e ne gioverete sicuramente anche voi!
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