Di Romana Cordova | 6 Marzo 2024
Dall’Europa arrivano importanti novità riguardo le denominazioni Dop e Igp. Ecco esattamente cosa sta per cambiare.
Siamo abituati a leggere le denominazioni Dop e Igp su moltissimi alimenti e bevande. Ma precisamente di che si tratta? Cosa indicano questa sigle? Sappiamo che queste denominazioni si riferiscono alla qualità del prodotto e garantiscono che sia di eccellenza.
Dop significa Denominazione di Origine Protetta. Con questa definizione si fa riferimento alla zona di produzione e si intende dimostrare che i prodotti che la riportano hanno determinate qualità e caratteristiche dovute a quella determinata area indicata, “esclusivamente o sostanzialmente“. Esempio molto noti sono il Prosciutto di Parma Dop o il Parmigiano Reggiano Dop, così come moltissime altre eccellenze regionali.
Con lo stesso significato di Dop ci sono anche le denominazioni Doc (Denominazione di Origine Controllata) e Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Quando ci troviamo di fronte alla sigla Igp invece sappiamo che vuol dire Indicazione Geografica Protetta. Indica che il prodotto proviene da una zona delimitata e si distingue per questo.
La novità dell’Europa: cosa cambia nei marchi Dop e Igp
Europarlamento, Consiglio e Commissione Europea hanno raggiunto un accordo che stabilisce che nel corso del 2024 ci saranno nuove regole che entreranno in vigore per quanto riguarda le denominazioni. Sono volute per garantire ai consumatori una maggiore autenticità dei prodotti con il “Diritto d’Autore”. Aumenta la trasparenza attraverso la registrazione dei marchi in modo più semplice per ridurre i tempi di attesa tra la richiesta e la registrazione effettiva dell’indicazione geografica.
La trasparenza sarà maggiore anche circa i singoli ingredienti usati all’interno di un prodotto e che riportano la dicitura Dop o Ipg. In questo caso però l’ingrediente che verrà indicato con la denominazione deve essere in una quantità sufficiente a conferire al prodotto una caratteristica peculiare. Inoltre dovrà essere indicata anche la percentuale della quantità di ingrediente presente.
Le etichette saranno quindi più complete e le associazioni di produttori riconosciute dovranno essere informate preventivamente e dovranno rilasciare il loro permesso. È possibile che vengano introdotte anche raccomandazioni sul corretto uso del prodotto. Sempre per aumentare il livello di trasparenza è stato stabilito che l’etichetta dovrà riportare anche il nome del produttore accanto all’indicazione relativa all’area geografica su tutti i prodotti a marchio Igp.
Le autorità nazionali avranno l’obbligo di mettere in atto misure amministrative e giudiziarie allo scopo di prevenire o di fermare l’uso di marchi protetti se sono usati in modo illegale. Si tratta del Diritto d’Autore che verrà applicato anche nei confronti degli abusi effettuati sul web con un sistema che si chiama geoblocking.
L’Euipo, ovvero l’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale è stato coinvolto e ha il compito di istituire un sistema di allerta per i nomi di dominio. Si eviterà così la concorrenza sleale e il numero di informazioni che arriveranno al consumatore saranno maggiori.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.