Dobbiamo tutto a loro: ecco chi ha inventato davvero gli spaghetti per come li conosciamo oggi

chi ha inventato gli spaghetti

Tutti li amiamo, ma chi li ha inventati? - buttalapasta.it

Vi siete mai chiesti chi abbia inventato davvero gli spaghetti? Potreste conoscere una storia diversa, ma i veri nascono proprio qui!

Pazzeschi nell’accezione italiana con il sugo di pomodoro o il ragù, ma buoni anche a zuppa o nel ramen giapponese. Poco importa come si facciano in realtà, purché si preparino perché gli spaghetti sono tra i tipi di pasta più amati in assoluto. Noi italiani poi siamo soliti usarli spessissimo, basta pensare alle spaghettate di mezzanotte in cui con un po’ di aglio, del peperoncino e dell’olio viene fuori il famosissimo primo per eccellenza di tutto il Belpaese. Vietato assolutamente romperli se non nella preparazione del bordo, da arrotolare rigorosamente con la forchetta senza alcun aiuto di cucchiai(previa perdita di cittadinanza italiana).

Ma vi siete mai chiesti in realtà questa tipologia di pasta da dove nasca? Molti credono si debba tutto al Giappone, ma in realtà le cose non stanno proprio così. Anzi, bisogna ringraziare un popolo in particolare e noi oggi vogliamo svelarvi la loro affascinante storia!

Chi ha inventato davvero gli spaghetti: questa storia è davvero incredibile

Ad oggi un pacco di spaghetti lo abbiamo tutti in casa, in diversi formati e con diverse farine: troviamo infatti i più classici di semola rimacinata, ma anche quelli trafilati al bronzo o integrali, ricchi di fibre e sali minerali. Prepararli è semplicissimo e possono essere adoperati per molteplici ricette, anche se in Italia le più buone in assoluto sono gli spaghetti al pomodoro e gli spaghetti alle vongole. Il formato di oggi che ampiamente conosciamo e consumiamo, tuttavia, vede una storia particolare e sotto certi aspetti un po’ ‘travagliata‘.

chi ha inventato gli spaghetti

In Italia una vecchia forma di spaghetti sembrava esistere già, seppur in formato diverso – buttalapasta.it

La pasta è ovviamente un prodotto antico quasi quanto il mondo, eppure bisogna dirigerci nella vecchia Asia Occidentale in quel territorio chiamato Pakistan. Qui venivano prodotte grandi varietà e spesso i loro rimasugli venivano agglomerati e tagliati finemente, concedendo alla popolazione la prima vera forma di spaghetto. Ciononostante non erano affatto considerati prodotti d’eccellenza, anzi, al contrario di scarto e spesso acquistati dalle classi sociali meno abbienti. Secondo una leggenda, fu il figlio del Sultano Bahawalpur che volle portare gli spaghetti anche nelle classi sociali più ricche, poiché in visita alle cucine del palazzo, alla vista di questo formato ne rimase innamorato.

Difatti, sembra che il termine spaghetti derivi da sipahee ovvero soldati poiché ricordava la posizione dritta e lunga di quelli del Regno. Da lì iniziarono ad espandersi sia in Oriente che in tutto l’Occidente e in Italia dovremo certamente dire grazie a Ferdinando IV di Borbone poiché ne andava particolarmente ghiotto. Saranno poi personalità come Alberto Sordi e Totò a crearne il mito al sugo, vedi l’iconica scena del film Miseria e Nobiltà. Beh, dopo questo viaggio nella storia non vi resta che calarli in acqua bollente e gustarli con un bel sughetto di pomodoro fresco!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

Potrebbe interessarti