Di Luigi Russo | 21 Gennaio 2024
Non è un segreto che mangiare cibi ricchi di grassi sia dannoso per il nostro organismo, ma qualcuno è mai andato a fondo? A quanto pare si.
Mangiare sano e tenersi in forma con molta attività fisica è una delle prerogative per avere uno stile di vita equilibrato e scongiurare che arrivino patologie o disturbi inaspettati. Al mondo esistono un’infinità di diete, tutte variegate e che convergono quasi sempre verso un solo obiettivo: la riduzione dei grassi ingeriti.
Che si tratti di una dieta chetogenica, mediterranea o dissociata, qualsiasi regime alimentare che si rispetti non fa uso di alimenti ricchi di grassi. Ma qualcuno si è mai chiesto il perché? Queste sostanze sono estremamente potenti nel condizionare il nostro codice genetico, dunque l’insorgere di nuovi disturbi anche seri.
Ai tempi della pandemia da Covid-19, si parlava molto di come l’assunzione di grassi potesse aumentare le probabilità di contrarre il virus, in quanto diretto interessato nell’influenzare il sistema immunitario. La comparsa di malattie come il cancro al colon o intestino irritabile, dipenderebbe proprio dall’assunzione di cibi ad alto contenuto di grassi.
Non lo diciamo noi, ma la scienza, con un nuovo recente studio dell’UC Riverside, che riporta Repubblica.
Lo studio che rivela perché non dovremmo consumare alimenti ricchi di grassi
L’Università di Riverside, in California, ha esaminato un gruppo sperimentale di topi ai quali erano stati somministrati, nel corso di 24 settimane, diverse diete in cui quasi la metà delle calorie era costituita da grassi. I risultati che ha diffuso l’UCR sono impressionanti.
L’alimento che ha sortito vari effetti più di tutti è l’olio, somministrato in diverse forme ai topi. Vari gruppi hanno mangiato alimenti a base di olio di cocco, olio di soia monoinsaturo modificato e olio di soia non modificato ricco di grassi polinsaturi. Fra tutti questi alimenti somministrati, stupisce come in ognuno dei topi si sia verificato un cambiamento strutturale.
Queste modifiche genetiche riguardano, nel dettaglio, la compromissione dei geni del sistema immunitario. In questo modo, aumenta la proliferazione di batteri dannosi e anche la presenza di cellule staminali nel colon, direttamente associate allo sviluppo di cellule malate di cancro. Un fattore che invece non stupisce, in quanto già noto, è il fatto che l’assunzione di grassi tramite l’olio extravergine d’oliva è il più salutare.
Già in passato questo team aveva messo in risalto gli effetti dei grassi contenuti nell’olio e le sue conseguenze sul nostro organismo, in particolare l’olio di soia, influente in termini di obesità e diabete secondo i ricercatori californiani. Di recente, invece, lo stesso istituto ha trovato correlazioni fra il consumo di olio e i geni del cervello responsabili di ansia, depressione o addirittura autismo e Alzheimer.
Parole di Luigi Russo