Di Greta Di Raimondo | 5 Agosto 2023
È una calda giornata d’estate, e nella cucina della Casa Maria Luigia di Massimo Bottura e Lara Gilmore succede qualcosa di inaspettato!
Gli chef Bottura e Gilmore propongono delle pietanze preparate con passione e maestria, mentre i clienti attendono ansiosamente di deliziarsi con le prelibatezze che hanno reso famoso il ristorante. Tutto sembra procedere secondo i piani, ma improvvisamente si verifica un imprevisto. Mentre lo chef Taka sta preparando una deliziosa crostatina dal gusto mediterraneo, il destino decide di giocare un brutto scherzo. Il piatto scivola dalle sue mani e si schianta sul piano di lavoro, frammentandosi in mille pezzi.
Il critico gastronomico Andrea Grignaffini, che si trova in sala in attesa del dessert, assiste al disastro con occhi sbigottiti e bocca spalancata. Ma, come spesso accade, anche dai momenti più bui e inaspettati può nascere qualcosa di straordinario. Il celebre chef Massimo Bottura, noto per la sua audacia e creatività in cucina, nato il 30 settembre 1962 a Modena, Italia, Bottura ha sviluppato fin da giovane una passione per la cucina e i sapori autentici della tradizione italiana.
Dopo aver frequentato la scuola alberghiera, ha iniziato la sua formazione culinaria in alcuni dei migliori ristoranti in Francia, dove ha affinato le sue abilità e sviluppato una profonda comprensione dell’alta cucina e delle tecniche innovative. Tornato in Italia, ha aperto il suo primo ristorante nel 1986, chiamandolo “Trattoria del Campazzo“. Bottura nel 1995 ha aperto il ristorante stellato Osteria Francescana a Modena, insieme alla sua futura moglie Lara Gilmore.
Colpo di genio o disastro in cucina?
L’approccio di Bottura alla cucina si è sempre rivelato unico e rivoluzionario. Ha abbinato la tradizione italiana con una forte influenza della cucina francese, applicando tecniche innovative e una profonda attenzione agli ingredienti di stagione e di qualità. I suoi piatti sono diventati vere e proprie opere d’arte, in cui ogni ingrediente è studiato e posizionato con cura per esaltare sapori e consistenze.
Nonostante l’apparente disastro, lo chef Bottura coglie immediatamente l’opportunità offertagli dall’errore culinario. Decide di servire la crostatina distrutta, ma in modo del tutto nuovo ed eccitante. È così che nasce l’idea di celebrare la bellezza dell’imperfezione, dando vita a una ricetta innovativa e sorprendente. Bottura decide di battezzare la nuova creazione “Crostatina della Gravità“, in onore del momento in cui tutto ebbe inizio.
L’idea dirompente sta nel presentare i frammenti della crostata, precedentemente considerati rottami da scartare, come una vera e propria opera d’arte culinaria. I pezzi di pasta sfoglia sbriciolata diventano elementi di un mosaico goloso, arricchito da gustose creme e frutta fresca di stagione. Il piatto è un vero trionfo per i sensi. La varietà di sapori e consistenze sorprende e delizia i commensali, che non possono fare a meno di apprezzare l’audace genialità dello chef.
Il gusto mediterraneo, originariamente pensato per essere contenuto in una piccola crostatina, ora si sprigiona in ogni boccone, coinvolgendo e deliziando il palato. La notizia della nuova creazione culinaria si diffonde rapidamente, attirando sempre più clienti affamati di esperienze gastronomiche uniche ed emozionanti. La “Crostatina della Gravità” diventa presto un must del menu estivo della Casa Maria Luigia, guadagnandosi un posto d’onore tra gli evergreen della Francescana, il celebre ristorante del resort.
Lo chef Bottura, sempre attento alle sfide che l’arte e la cucina possono riservare, spiega che l’ispirazione per questa sorprendente ricetta deriva da una serie di opere dell’artista cinese Ai WeiWei, intitolata “Dropping a Han Dinasty Urn“. In questa serie, Ai WeiWei lascia cadere antichi vasi, riducendoli in frantumi, per poi ricomporli e decorarli in modo irriverente, sfidando la tradizione e creando una nuova forma d’arte.
La visione di Ai WeiWei di distruggere per ricreare ha profondamente colpito Bottura, spingendolo a interpretare la cucina in maniera simile. Come l’artista cinese destruttura e ricostruisce i vasi millenari, lo chef italiano destruttura e ricrea la crostatina mediterranea, trasformando un banale errore in una creazione epica. Così, tra arte e cucina, tradizione e innovazione, la “Crostatina della Gravità” si è affermata come un’opera d’arte culinaria senza tempo, capace di stupire e incantare i palati di tutti coloro che la assaggiano.
Parole di Greta Di Raimondo
Laureata in Beni Culturali e Discipline dello Spettacolo, la mia formazione si basa prevalentemente sullo studio del settore artistico e culturale, dove risiedono la maggior parte dei miei interessi. Da un anno ricopro il ruolo di articolista, nel tentativo di appassionare i lettori al mondo dell'attualità e della cultura.