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Fatti di Cucina

Crosta del formaggio, non sempre si può mangiare: dove si butta e cosa dovresti sapere prima di ingerirla

Prima di mangiare la crosta del formaggio dovresti assolutamente sapere questo: non sempre puoi ingerirla, fai attenzione.

Fra le varie specialità gastronomiche per cui è noto il nostro Bel Paese c’è anche il formaggio. Ne abbiamo davvero tantissimi: dalla mozzarella al gorgonzola, fino ad arrivare al Parmigiano Reggiano, al Grana Padano e a tantissime varietà di pecorino. C’è però un dettaglio a cui è bene prestare attenzione quando si mangia il formaggio.

In primo luogo non bisogna esagerare con le quantità dato che è ipercalorico e fa aumentare il colesterolo. Inoltre, è importante sapere che non sempre si può ingerire anche la crosta.  Ciò dipende ovviamente dalla tipologia di formaggio. Cerca di stare quindi molto attento, altrimenti potresti andare incontro ad alcune spiacevoli conseguenze.

Quando non si può mangiare la crosta del formaggio: tutti i casi e dove buttarla

Come abbiamo anticipato, non sempre si può mangiare la crosta del formaggio. Per capire se è commestibile bisogna considerare che tipo di formaggio abbiamo davanti e se la scorza che lo ricopre è naturale o artificiale. Quella “non naturale” è lucida e viene fatta di solito con cere e paraffine, pertanto non è commestibile.

Ma attenzione, perché anche per la crosta naturale bisogna fare alcune distinzioni. In generale è edibile, però bisognerebbe anche considerare le condizioni igieniche in cui il prodotto è stato trasportata e conservato. Per questo motivo, sarebbe opportuno non mangiare mai la scorza del formaggio a meno che non si sia davvero sicuri della provenienza.

Quando non si può mangiare la crosta del formaggio: tutti i casi e dove buttarla (Buttalapasta.it)

In alcuni casi, però, la crosta del formaggio si usa per arricchire alcune ricette. Per esempio, quelle del Parmigiano o del Grana si possono aggiungere a zuppe e minestre, oppure si possono usare per fare degli snack croccanti. Se decidi di usarle così, devi assolutamente lavarle bene e grattarle con cura, cercando di togliendo tutta la parte più esterna. Vediamo ora concretamente quali sono i formaggi con buccia edibili e quali no:

  • crosta edibile: si forma naturalmente ed è di due tipi. Il primo è la crosta lavata, cioè lavata e spazzolata più volte per togliere ogni eventuale muffa. Pensiamo ad esempio al Taleggio, al Grana o al Parmigiano. Altrimenti c’è la crosta fiorita, che è quella del Brie, e si forma quando il formaggio viene trattato con muffe del genere Penicillium. Di solito è una crosta molle e biancastra e si può mangiare senza particolari accorgimenti;
  • crosta non edibile: tutte le altre tipologie di croste non si possono mangiare. Pensiamo a Gouda, Edamer, alcune caciotte, alcuni pecorini, caprini freschi, Asiago e Montasio. In questi casi la buccia è usata come semplice forma di protezione. Non si possono mangiare nemmeno la scorza del Gorgonzola o del Roquefort perché vi possono essere presenti batteri potenzialmente pericolosi.

Per non sbagliare si consiglia di consultare sempre l’etichetta del prodotto. Ma se non si può mangiare, dove si butta la buccia del formaggio? Molti pensano che vada nel secchio dell’umido, ma se la crosta è fatta con cere e paraffine va nell’indifferenziato. Occhio a non sbagliare! Se ti piace il formaggio prova subito questa torta rustica deliziosa.

Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

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