Di Alessandraza | 20 Dicembre 2016
Sushi, tartare, marinati, carpacci: alzi la mano chi sa resistere a queste delizie che dal mare arrivano direttamente sulle nostre tavole. Ma il pesce crudo può essere pericoloso per la nostra salute? Per consumarlo così com’è, senza cottura, dobbiamo prima assicurarci che il pesce che stiamo per mettere nel piatto sia stato prima congelato utilizzando un abbattitore, un procedimento che serve per metterci al sicuro da parassiti e altri microrganismi potenzialmente nocivi. Oppure possiamo affidarci alla qualità del salmone norvegese, che non ha bisogno di essere abbattuto ma può essere consumato crudo così com’è. Il perché ve lo spieghiamo subito!
Il Salmone Norvegese
Il Salmone Norvegese è l’unico pesce che può essere consumato crudo in tutta sicurezza senza la necessità dell’abbattimento. Il motivo? Le procedure standard di produzione e alimentazione dei pesci applicate dall’industria dell’acquacoltura norvegese garantiscono un prodotto privo di parassiti potenzialmente pericolosi, il tutto approvato dall’Autorità Norvegese per la Sicurezza Alimentare e disciplinato dal regolamento (UE) N. 1276/2011 della commissione europea.
Ecco perché sono tanti gli chef che, in cucina, scelgono proprio il salmone norvegese che, oltre che per il suo colore rosa e il sapore delizioso, si presta perfettamente anche per le preparazioni a crudo: dal sushi e sashimi giapponese, alla tartare francese, al carpaccio italiano, al ceviche latino americano.
E come si fa a capire se il salmone che stiamo per acquistare è realmente l’originale norvegese? Semplice, basta controllare che sia presente il logo Norge, ovvero il simbolo scelto dal Norwegian Seafood Council (NSC) – l’ente parastatale fondato dal Ministero della Pesca nel 1991, con il compito di promuovere e divulgare la cultura dei prodotti ittici norvegesi nel mondo – per “confermare” l’origine norvegese del pesce, e che raffigura il mare, un pescatore, le montagne e un peschereccio, simboli distintivi e caratteristici della Norvegia.
Al ristorante
Per quanto riguarda gli altri tipi di pesce crudo, è bene accertarsi di consumarlo in sicurezza. Come? Prima di tutto scegliendo ristoranti seri e di fiducia, che seguano la normativa europea. Chi vende o serve pesce crudo è infatti obbligato ad effettuare l’abbattimento, portando il prodotto a una temperatura di almeno -20 gradi per 24 ore con l’ausilio dell’abbattitore, un macchinario che permette di portare gli alimenti, molto velocemente, a temperature bassissime. Tale procedura assicura l’eliminazione di ogni tipo di parassita pericoloso. E’ opportuno, dunque, accertarsi chiedendo prima di ordinare se il pesce è stato abbattuto ed evitare di ordinarlo se non opportunamente rassicurati in merito.
Il consumo casalingo
Se invece si decide di consumare il pesce crudo in casa, è possibile chiedere al pescivendolo di abbatterlo prima del ritiro, dunque sarà necessario ordinarlo in anticipo. L’alternativa casalinga all’abbattimento può essere invece quella di acquistare il pesce fresco e congelarlo in freezer per almeno 96 ore. Altra opzione valida potrebbe essere quella di acquistare pesce surgelato, da consumare crudo. Il pesce surgelato, infatti, proprio per la modalità di conservazione, non può essere nocivo. Sarà importante, in questo caso, fare attenzione allo scongelamento affinché non avvengano alterazioni nel pesce: lasciamolo quindi scongelare lentamente in frigorifero e una volta pronto consumiamolo subito.
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Parole di Alessandraza
Alessandra Zarzana è stata una collaboratrice di Pourfemme e Buttalapasta dal 2016 al 2017, occupandosi di ricette e cucina.