Di Greta Di Raimondo | 8 Ottobre 2024
Tagliare il calamaro sembra una sfida impossibile? Ecco la guida definitiva per farlo in base alla dimensione e alla ricetta da realizzare.
Il calamaro è uno degli alimenti più presenti nella cultura culinaria italiana e può essere preparato in diversi modi. Non si tratta solo di un cibo delizioso, ma soprattutto rappresenta un alimento ricchissimo di nutrienti essenziali per il corretto mantenimento della propria salute.
Il calamaro, difatti, possiede un ottimo contenuto proteico ed è fonte di sali minerali come calcio, fosforo, iodio e vitamina B. Tuttavia, per mantenere un buon livello di nutrienti, è fondamentale gestire correttamente la fase di cottura, evitando le alte temperature.
Classificato come mollusco cefalopode, il calamaro può essere pescato dalle zone costiere del Mare del Nord fino al Mar Mediterraneo, in particolare nel Mar Adriatico. Il periodo migliore per la pesca del calamaro va da ottobre fino ai primi di marzo, tuttavia i tempi possono variare a seconda dei cambiamenti di temperatura stagionale.
Pulire e tagliare correttamente il calamaro: la guida definitiva
Prima di tagliare i calamari, è necessario pulirli correttamente per evitare spiacevoli sorprese durante la fase dell’assaggio. Prima di ogni cosa, è bene staccare la testa dal corpo del calamaro, assicurandosi di togliere il dente centrale all’interno, la penna e le interiora. Per chi lo desidera, il calamaro può essere privato della sua pelle facilmente sotto un getto di acqua fredda. Dopo aver pulito meticolosamente il corpo, è possibile tagliarlo ad anelli di medio spessore.
Dopo aver tagliato il corpo, è possibile infarinare gli anelli e friggerli o cuocerli in forno o seguendo altre ricette sfiziose. In presenza di calamari di piccole dimensioni, invece, è consigliabile farcire il corpo del cefalopode per ottenere un’ottima consistenza. In alternativa, le varietà di piccole dimensioni possono essere tagliate a libro e poi infarinate, impanate o cotte in umido con pomodorini e altre verdure. Per le cotture su piastra, invece, è preferibile lasciare il corpo del calamaro nella sua interezza, optando per delle piccole incisioni in ambo i versi.
Questi piccoli tagli, infatti, eviteranno l’eccessivo restringimento del corpo del calamaro, permettendo di godere della sua carne in maniera corretta, gustosa e quasi croccante. Durante la cottura sulla piastra o in padella, il calamaro si arriccerà gradualmente, mostrando tanti piccoli rombi adatti per presentazioni d’effetto e per le cene in compagnia.
Parole di Greta Di Raimondo
Laureata in Beni Culturali e Discipline dello Spettacolo, la mia formazione si basa prevalentemente sullo studio del settore artistico e culturale, dove risiedono la maggior parte dei miei interessi. Da un anno ricopro il ruolo di articolista, nel tentativo di appassionare i lettori al mondo dell'attualità e della cultura.