Di Cesare Orecchio | 1 Settembre 2024
La novità assurda e quasi ‘vomitevole’ che si troverà sugli scaffali dei supermercati ha indignato tutti, specialmente il popolo di Roma: che succede?
Se l’innovazione non arresta la sua corsa da ben trent’anni, nessuna categoria è stata risparmiata, questo è poco ma sicuro. L’evoluzione tecnologica in primis ha visto uno switch sempre più innovativo e all’avanguardia, inserendo sul mercato i prodotti più prestigiosi e a volte persino futuristici. Basta pensare agli elettrodomestici di uso comune, così come le auto 0 carburante, o che si alimentano ad acqua. Se da una parte questo processo ha permesso alle generazioni passate e quelle attuali di sfruttare appieno diverse possibilità, è indubbio quanto a volte si sfiori l’assurdità.
Effettivamente, tutto è combinato all’età, al trascorrere del tempo e soprattutto alle abitudini dell’essere umano. Se per noi il cibo in scatola è non solo di uso comune, ma percepito come assoluta normalità, andiamoglielo a chiedere ai nostri nonni. Risponderanno tutti più o meno con la stessa frase: ‘Ai miei tempi era una cosa incredibile!‘. Non solo quindi zuppe pronte, ma pasti completi da shakerare per essere conditi e mangiati, verdure già pulite, persino uova sode già sgusciate e vendute confezionate.
Un ultim’ora però sembra aver sconvolto il popolo italiano e in particolare i romani si rivelano profondamente indignati. La trovata deriva dall’azienda americana Heinz, che tutti noi conosciamo per farci gustare ketchup, maionese ed altre salse per carni e pesci. Ma stavolta si rasenta il ‘limite della follia‘.
Heinz e l’introduzione sul mercato di un prodotto che sconvolge: meglio non farlo vedere ai romani
Se sull’Italia se ne possono dire di cotte e di crude, in fattore arte, cibo, cultura e tradizioni si può solo tacere. Il rapporto che noi italiani abbiamo con gli alimenti va al di là del semplice valore nutritivo, questo non possiamo negarlo. Un caffè con due biscotti diventa l’occasione per rivedere un amico, una cena organizzata all’ultimo minuto assume un valore pregiato e sociale unico. Tutte le ricette di tradizione poi vengono tramandate così come sono e raramente verranno totalmente modificate.
Tuttavia, come detto poc’anzi i tempi cambiano, le famiglie stesse si evolvono e le aziende, prendendo spunto da questo, provano a immettere nel mercato odierno tutta una serie di prodotti che smaccano la concezione dell’orologio scattante. I pasti pronti ad esempio ormai sono reperibili in qualsiasi supermercato, partendo con le insalate di riso, passando per le paste, finendo con i secondi.
Heinz però, la nota azienda di salse americane, ormai presente anche sul territorio italiano, stavolta sembra aver esagerato. O meglio, l’esagerazione la vediamo noi italiani poiché si è ‘permessa‘ di fare qualcosa che ancora nessuno aveva azzardato fare: rendere la pasta alla carbonara un prodotto in scatola. Qualcuno dopo questa affermazione potrà persino avere il voltastomaco, ma per l’America questo è assolutamente normale.
Ad oggi nei loro supermarket troviamo i ‘beef ravioli‘, gli ‘spaghetti bolognese‘, persino la ‘chicken parmesan‘, ovvero la parmigiana di pollo(che da noi è un piatto sì accettato e preparato, ma non come lo si possa pensare) il tutto ovviamente ben sigillato e inscatolato, pronto all’uso. La notizia appresa dal Belpaese ha fin da subito scatenato un vero putiferio online, anche perché il prodotto vede la preparazione della carbonara con la pancetta(e già solo questo è da considerare come oltraggio). Gianfranco Vissani, noto chef e conduttore, non le ha mandate a dire, affermando di ‘avere voglia di mandarli a quel paese‘.
Insomma, il limite culinario è stato raggiunto. Bisogna tuttavia porsi una domanda: quell’Heinz Spaghetti Carbonara potranno forse levarci la nostra tradizione? Potranno forse sostituire il più classico dei classici italiani? Noi dubitiamo fortemente. Quindi forse conviene tornare a litigare sulla questione pecorino e guanciale o parmigiano e pancetta. Almeno si parla comunque di buon cibo.
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.