Vi proponiamo una guida su come pulire i carciofi velocemente, ortaggi tipici del periodo invernale e primaverile, molto versatili in cucina. Infatti si possono mangiare sia crudi che cotti e sono l’ingrediente principale di tante gustose ricette. Vediamo allora come pulire i carciofi mammole e quelli con le spine, come pulire i carciofi per farli bolliti, ripieni, fritti o crudi, e come portarli in tavola con le nostre ricette originali o tradizionali, come i carciofi alla romana (ma non solo!)
Pulire i carciofi velocemente è possibile, anche se a prima vista sembra un’operazione difficile. Seguite i nostri trucchi e consigli e farete in fretta senza sbagliare. Vediamo come pulire i carciofi bianchi, i violetti, le mammole, ed ancora i carciofi selvatici – con spine e senza – per non correre il rischio di masticare, tra un boccone e l’altro, una delle parti che invece dovrebbero fare parte degli scarti. E ricordate che pulire i carciofi o le mammole può macchiare le mani, munitevi di guanti (anche per evitare il rischio di pungersi) o lavate spesso le mani con succo di limone durante le operazioni di pulizia.
Poiché la parte più tenera del carciofo si trova all’interno, il cosiddetto cuore, è necessario eliminare le foglie esterne e le spine. Effettuate una leggera pressione con le dita sulla base della foglia e con l’altra mano tiratela giù eseguendo un movimento secco e deciso che la farà staccare.
Continuate eliminando lo strato superficiale delle foglie e raggiungete quelle più tenere con la base verde chiaro. Terminato questo step, disponete il carciofo in modo orizzontale su un piano di lavoro e, aiutandovi con un coltello ben affilato, tagliate di netto le punte.
A questo punto tagliate il carciofo in quattro parti e, utilizzando sempre la punta di un coltello, scavate nel centro fino ad eliminare il fieno dei carciofi, ovvero la “peluria” presente nel cuore dell’ortaggio. Si consiglia di eseguire tale passaggio con molta attenzione perché la peluria è davvero sgradevole e potrebbe modificare in negativo il gusto del vostro piatto.
A proposito, se vi state chiedendo se la barba del carciofo fa male la risposta è no, ma va generalmente eliminata perché parecchio fastidiosa al palato.
Tra tutte le varietà dei carciofi, le mammole sono tra le più apprezzate perché non contengono spine e sono caratterizzate da un aspetto ammaliante. La pulizia dei carciofi romani (altro nome con cui sono conosciute le mammole) è ancora più semplice del solito. Anche in questo caso vanno eliminate le foglie esterne più dure e parte del gambo ma non è necessario prestare altre attenzioni.
I passaggi precedenti valgono anche se dovere pulire i carciofi per farli bolliti. Dopo esservi dedicati alla pulizia dei carciofi e averne ricavato i cuori pronti per essere cucinati, concentratevi quindi sul gambo. Utilizzando un coltellino a lama liscia raschiate la parte esterna, che contiene i filamenti più duri, e tagliatene la parte finale. Se non è troppo dura, quest’ultima può essere cotta in acqua bollente salata o in padella e venire frullata. Utilizzatela, perché no, come letto per dei secondi di carne.
Ricordate infine questo trucco fondamentale. Nell’attesa di aver pulito tutti i carciofi, è necessario lasciarli a bagno in una bacinella con succo e fette di limone. Questo passaggio eviterà l’ossidazione delle verdure che non assumeranno, così, quel fastidioso colore nero. Quanto tempo i carciofi devono stare in acqua e limone? Giusto quello sufficiente ad avere effettuato la pulizia di tutti quelli a disposizione.
I carciofi ripieni al forno, con o senza carne, al sugo o in padella rappresentano una delle tipologie di ricette più gettonata. Per portarli in tavola, però, dovrete effettuare una accurata pulizia dei carciofi che vi permetta di lasciarli intatti esternamente.
Procedete come descritto sopra ma evitate di tagliarli limitandovi ad eliminare le foglie esterne dure ed il fieno interno (aiutatevi con un coltellino) oltre che parte del gambo (non gettate quello rimasto, può essere cotto nella stessa pentola).
Anche le ricette con i carciofi crudi in pinzimonio – in insalata, con gamberi, con scaglie di grana – sono irresistibili e si prestano ad antipasti intriganti ed a volte raffinati. Indispensabile è infatti che siano sodi, privi di macchie e di foglie rovinate: solo un buon carciofo crudo vi garantirà un ottimo risultato finale.
Se avete intenzione di gustare dei carciofi crudi marinati, la pulizia dovrà essere ancora più accurata. Una volta effettuata come descritto sopra, i carciofi vanno affettati molto sottilmente con l’aiuto di un coltello affilato e di un tagliere.
I carciofi fritti dorati in pastella rappresentano il sogno proibito di molti. Vorreste cucinarli così? Allora, dopo la prima fase della pulizia dei carciofi, tagliateli a spicchi non troppo sottili e tutti delle stesse dimensioni, per favorire una cottura uniforme, quindi passateli nella pastella e tuffateli in olio bollente: successo assicurato.
I carciofi sono molto buoni da mangiare. E fanno bene! Hanno moltissime proprietà benefiche per la salute del nostro organismo. Sono particolarmente ricchi di molecole bioattive utili per ridurre l’assorbimento del colesterolo nel sangue, e per favorire la produzione degli acidi biliari fondamentali per la digestione. Sono protettori del fegato e sono utili se si vuole perdere peso. Favoriscono la diuresi e l’eliminazione delle tossine nonché la regolarità intestinale, grazie al loro alto contenuto di fibre. Poi sono una fonte inesauribile di potassio e sali di ferro.
Insomma sono ricchi di effetti benefici e inserirli nella dieta è cosa buona e giusta! E ora vi starete chiedendo: come cucinare i carciofi? Volete le migliori ricette con i carciofi per portarli in tavola? Eccole!
Provate i nostri piatti per i vostri antipasti, primi e secondi. E se ne volete altre visitate il nostro archivio di ricette con i carciofi a questo link… E buon appetito!
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