Come fare la cotoletta a regola d’arte? Ecco tanti preziosi consigli per impanare e cucinare alla perfezione la cotoletta di carne, ma anche di pesce o vegetariana. Partiamo con vedere che tipo di carne ci vuole per fare la cotoletta classica, come fare una panatura croccante che non si stacca, come friggerla o farla al forno e le varianti vegetariane più gustose da realizzare.
La cotoletta è un secondo piatto di carne versatile, da presentare in tavola in tante occasioni, ma soprattutto è una pietanza molto amata dai bambini, per cui è utile sapere come renderla più appetitosa per accontentare i nostri piccoli buongustai.
Che tipo di carne ci vuole per fare la cotoletta? Potete scegliere tra carne di manzo e vitello, o ancora carne di maiale, petto di pollo o fesa di tacchino. Nel caso di carne bovina prediligete i tagli più teneri, come il girello, la lombata, la coscia, lo scamone, la fesa, la controfesa o la noce. Nel caso di cotoletta alla milanese la carne adatta è il carrè di vitello.
La cotoletta alla milanese è un classico della cucina lombarda che prevede pochi semplici ingredienti e pochi passaggi per la cottura, ma il risultato è eccezionale, provare per credere!
La cotoletta alla valdostana è un secondo piatto è tipico della tradizione culinaria della Valle d’Aosta. Nutriente e golosa, questa fettina di carne impanata viene preparata con aggiunta di pancetta e fontina.
La cotoletta di maiale è una variante stuzzicante che potete realizzare anche al forno, per una cottura più leggera rispetto alla classica frittura.
La particolarità di questa cotoletta di vitello sta nella panatura croccante arricchita con le mandorle. Si prepara con la fesa di vitello ed è pronta in meno di 20 minuti!
E se volete preparare qualcosa di diverso, non perdetevi la cotoletta di pesce, un piatto semplice ma delizioso fatto con il merluzzo o il pesce persico.
La panatura classica per fare delle ottime fettine impanate è fatta di uova sbattute, nelle quali la inumidire la carne precedentemente battuta e perfettamente asciugata, che viene poi passata in abbonante pangrattato. Non serve altro, specialmente per fare le cotolette alla milanese. Per una panatura più croccante potete ripetere i passaggi ponendo per una seconda volta le fettine panate nell’uovo per poi passarle nuovamente nel pangrattato.
Come sempre in cucina c’è chi sperimenta, allora se volete fare la cotoletta senza uova potete passare le fettine di carne in una pastella fatta di farina e latte, o acqua, per poi passarle nel pangrattato. Potete anche usare la farina per ricoprire la carne, che poi va passata nell’uovo e infine nel pangrattato. C’è anche chi infarina le fettine, le passa nell’uovo e poi le frigge, o chi infarina solo la carne senza usare l’uovo, ma in questo caso otterrete delle scaloppine, non delle cotolette.
Come fare una panatura perfetta e croccante senza il pane grattugiato? Premesso che la ricetta classica che vi abbiamo consigliato prima è imbattibile per ottenere delle panature croccanti e leggere per le vostre cotolette, vi segnaliamo alcune varianti da tenere a mente, specialmente se vi trovate senza qualche ingrediente.
Al posto del pangrattato potete usare mollica di pane sbriciolata e tostata in padella, grissini, cracker o fette biscottate triturate. E ancora farina di mais, farina di semola o farina di ceci. In alternativa possono andare bene anche pancarrè, pane per tramezzini o fette di pane in cassetta sbriciolati e tostati in un padellino per fargli perdere un po’ di umidità.
Per panature più gustose potete usare del formaggio grattugiato, un trito di erbe aromatiche, oppure aggiungere al pangrattato dei cornflakes, o granella di mandorle, pistacchi, noci, pinoli o nocciole.
Uno dei motivo del distacco della panatura è l’aggiunta del sale nel pangrattato o nell’uovo. Basta evitare questo non unendo il sale e salare le cotolette solo dopo averle cucinate, quando sono ancora caldissime.
Vi diamo anche un altro piccolo consiglio prezioso: fate dei tagli sul bordo della carne per evitare arricciamenti vari e quindi il distacco della panatura.
Dopo la panatura vediamo come friggere le cotolette. Potete usare del burro (anzi dovete usare del burro, meglio se chiarificato, per fare le cotolette alla milanese) oppure dell’olio. L’olio da preferire è un tipo con alto punto di fumo, cioè che sopporta bene le altissime temperature senza bruciare, come l’olio di arachidi. La temperature dell’olio deve essere di circa 170 gradi.
Come vedere se l’olio è pronto per la frittura, se non si ha un termometro da cucina? Seguite il metodo della nonna usando uno stuzzicadenti, immergetelo nell’olio e se fa le bollicine potete procedere alla frittura. Per un fritto leggero e ”non unto” mettete poche fette di carne per volta, in modo che la temperatura dell’olio non si abbassi troppo velocemente ”impregnando” le cotolette e rendendole pesanti.
Se volete evitare la frittura potete sempre fare un’ottima cotoletta al forno, una versione light con meno grassi ma con tanto gusto. Come si procede? È molto semplice: usate una teglia bassa coperta di carta forno, adagiate sopra le fettine panate e spruzzate un po’ di olio sopra. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti girando a metà cottura.
La ricetta della cotoletta al forno allo zafferano è solo un esempio di come potete realizzare una cotoletta light ma golosa e saporita.
Se invece non volete mangiare carne potete sempre preparare una squisita cotoletta vegetariana, ad esempio usando le bistecche di soia, oppure delle fette di melanzane impanate, delle cappelle di funghi panati e fritti oppure delle fette di caciocavallo impanato, un piatto straordinariamente goloso che vi consigliamo di provare, se ancora non lo conoscete!
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