Vediamo come cucinare le seppie, molluschi molto saporiti e tipici del nostro mare, con cui potete preparare tanti tipi di piatti diversi: antipasti, primi e secondi. Famosi per il loro nero di seppia (leggi qui per sapere come usarlo per i tuoi piatti), sono estremamente versatili in cucina. Ad esempio sono uno degli ingredienti fondamentali delle zuppe di pesce o dell’insalata di mare. Scopriamone di più.
Allora andiamo a scoprire come si puliscono le seppie e gli impieghi di questi molluschi in cucina, con tante ricette saporite e gustose.
Per arricchire i menu di mare con piatti saporiti puoi fare delle ricette con le seppie, sono buone, saporite e le puoi preparare in tantissimi modi diversi! Ecco come.
Cotte in casseruola con pomodoro o in bianco, le seppie in umido sono uno dei secondi piatti più deliziosi apprezzati da chi ama i piatti di mare. Ecco come si cucinano le seppie con alcune ricette classiche:
Possono essere semplici con le verdure, arricchite con i piselli o colorate con l’inchiostro stesso delle seppie, come nel caso delle seppie al nero.
Con le seppie in padella potete portare in tavola piatti gustosi e particolari come le seppie al limone o le seppie e patate, un piatto unico leggero ma sostanzioso allo stesso tempo, cucinato in bianco o al pomodoro, ottimo anche come antipasto.
Anche le seppie in padella allo zafferano sono gustosissime, un piatto dal sapore mediterraneo adatto a tutti gli amanti della cucina di mare. E per chi non sa rinunciare alla pasta, diamo due ricette, in rosso e in nero, buone e saporite!
Le seppie al forno gratinate sono velocissime da preparare con questa ricetta al microonde facile da fare. Invece se volete fare le seppie al forno gratinate tradizionali, dopo averle tagliate impanatele in una panatura di molliche di pane mista ad olio ed un trito di aglio ed erbe aromatiche (prezzemolo, timo, origano, rosmarino, salvia, ecc.). Cuocete in forno già caldo a 200°C per circa 20-30 minuti.
Le seppie ripiene al forno sono un secondo piatto gustoso e dal sapore decisamente estivo. La farcitura è composta dai tentacoli e da pangrattato aromatizzato, che dona al pesce un profumo irresistibile.
Abbiamo già accennato a come cucinare le seppie alla griglia alla perfezione, ossia facendo una cottura velocissima di 3, massimo 4 minuti. Noi vi proponiamo un paio di ricette per fare le seppie alla griglia, che possono essere ripiene o semplicemente arrostiste.
Se volete grigliare le seppie e ottenere degli ottimi risultati, per evitare che si arriccino fate dei tagli incrociati su tutto il mantello, e con i ciuffi fate degli spiedini.
Questi molluschi sono ottimi anche in bianco. Infatti non serve per forza il pomodoro per realizzare un sughetto gustoso o una pietanza appetitosa. Ecco alcune ricette da provare:
Deliziose e raffinate, le seppie in bianco sono ottime sia come secondo piatto che come antipasto sfizioso.
Le seppie fresche sono da preferire, ma nei periodi in cui è più difficile trovarle in commercio potete acquistarle surgelate. Anzi, spesso le seppie surgelate sono più morbide perché il processo di congelamento sfibra le carni di questi molluschi. Il vantaggio del surgelato sul fresco, poi, è anche la pulizia, in genere i surgelati sono già puliti. Se invece decidete di acquistare il prodotto fresco, assicuratevi che sia di un colore accesso e lucente, con i disegni sulla pelle molto nitidi.
La pulizia delle seppie è un passaggio fondamentale prima di passare alla loro trasformazione in prelibati piatti. In commercio sono disponibili seppie di dimensioni diverse, da quelle piccolissime, ottime da friggere, dopo averle passate nella farina, a seppie di origine atlantica con un peso superiore al chilogrammo, da utilizzare per preparazioni in umido. In ogni caso vanno prima pulite. Ecco in un video una dimostrazione di come farlo passo passo in maniera veloce.
Vi consigliamo di pulire le seppie sul lavello e di indossare dei guanti di lattice (il nero di seppia è inchiostro e tinge). Prendete la vostra seppia e depositatela su un tagliere.
Con un coltello affilato tagliate la seppia sul dorso dove si trova l’osso, per estrarlo. Staccate poi la sacca tirandola dalla testa. Cercate tra i visceri, la vescichetta dell’inchiostro (si riconosce dal colore argenteo madreperlaceo, non è nera dall’esterno). Toglietela facendo attenzione a non romperla, se volete usare il nero, mettetela in una ciotolina.
Poi con il coltello affilato, eliminate gli occhi e il becco corneo dalla testa. Infine eliminate la pelle scura che ricopre il corpo della seppia.
Le seppie possono essere tagliate a listarelle dopo averle pulite come detto in precedenza. Se invece le volete fare ripiene, andranno svuotate senza tagliarle. Come fare? Eliminate la testa, sfilate l’osso spingendolo dal fondo dopo aver fatto una piccola incisione sul bordo vicino ai tentacoli. Poi infilate un dito nella sacca e svuotatela del contenuto. Risciacquate bene sotto l’acqua corrente. Potete tagliuzzare i tentacoli e unirli al ripieno.
Come fare in modo che le seppie siano morbide una volta cotte? Allora, prima di tutto gli chef consigliano di congelare per un giorno le seppie fresche, in modo che il freddo intenso frolli la carne e la renda morbida. E poi consigliano di scegliere seppie medi grandi, quelle piccole in genere sono più dure.
Poi il passaggio della cottura delle seppie è importante. Deve essere o brevissima o lunghissima. Alla griglia o fritta sono sufficienti 3 minuti. Per le cotture in umido o al forno occorre arrivare e superare i 30/40 minuti o più (anche un’oretta per alcune ricette). Prima di questo tempo la seppia sarà dura o gommosa.
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