Di Daniela Guglielmi | 6 Gennaio 2025
Congelare il pesce senza alterarne consistenza sapore è possibile seguendo i giusti accorgimenti.
Quante volte ci troviamo di fronte a questo problema: ci è avanzato del pesce, crudo o cotto, e prima di buttarlo o lasciarlo nel frigorifero vogliamo provare l’ultima carta, il congelatore. Non è una cattiva idea, anzi. Però, prima di procedere, serve qualche accortezza per evitare di compromettere la qualità del pesce.
Prima di tutto, dobbiamo ricordare che, come la carne, il pesce non è tutto uguale. Ci sono differenze non solo tra le specie, ma anche nei metodi di cottura. Un pesce in umido, ad esempio, richiede attenzioni diverse rispetto a uno alla griglia. E anche il pesce cotto ha necessità diverse rispetto a quello crudo. Senza contare che crostacei e frutti di mare fanno storia a sé. Insomma, ci sono tante variabili da considerare, ma basta conoscerle per conservare il pesce avanzato in modo sicuro, senza comprometterne sapore e consistenza.
Congelare il pesce avanzato: le regole fondamentali
Congelare il pesce avanzato richiede un minimo di attenzione, ma non per questo è impossibile. Se il pesce è crudo, la prima cosa da fare è asciugarlo bene con carta assorbente per eliminare l’umidità in eccesso. Questa pratica è importante per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio, che potrebbero alterare consistenza e sapore. Dopodiché, suddividetelo in porzioni e, se necessario, sfilettatelo.
Una volta fatto ciò, riponetelo in sacchetti per congelatore ben chiusi o, meglio ancora, sottovuoto. Questa soluzione permette di ottimizzare lo spazio e di scongelare solo la quantità necessaria, evitando sprechi. La scelta del sottovuoto permette al pesce di non entrare in contatto con l’aria e previene la formazione di muffe e l’assenza di umidità non compromette la consistenza. Se non si dispone di questa soluzione, sarebbe meglio utilizzare sacchettini ermetici e togliere quanta più aria possibile prima di chiuderli.
Con il pesce cotto la faccenda si fa un po’ più delicata. Se possibile, congelatelo anch’esso sottovuoto e sfilettato, così resterà intatto fino a tre mesi. Altrimenti, usate contenitori ermetici e, se il pesce è stato cucinato con una salsa o un liquido, immergetelo in esso per evitare che si secchi. Ad esempio, il pesce in umido si conserva meglio se resta nella sua salsa, mentre la frittura è da escludere: una volta scongelato, risulterebbe gommoso e poco appetitoso.
Consigli per una conservazione sicura
Per quanto riguarda crostacei e frutti di mare, questi hanno bisogno di un trattamento specifico. Se sono crudi, vanno puliti bene prima di essere congelati, eliminando residui di sabbia. Se sono cotti, come i gamberi, potete congelarli sgusciati o immersi in un brodo. Anche in questo caso, il sottovuoto resta l’opzione migliore, ma vanno bene anche sacchetti o contenitori adatti al freezer.
Una volta congelato, il pesce deve essere protetto da odori e umidità indesiderati. Al momento di scongelarlo, fatelo sempre in frigorifero, evitando di lasciarlo a temperatura ambiente. Questo passaggio è importante per mantenere intatte le caratteristiche del pesce e garantire la sicurezza alimentare. Visto che siamo in tema, ti sveliamo un ultima curiosità: lo sapevi che si possono congelare anche i formaggi?
Parole di Daniela Guglielmi
Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.