Ti sei mai chiesto come controllare la cottura della carne? Esiste un metodo per poterlo fare senza termometri né alcun tipo di strumento.
Come capire se la carne è cotta? Verrebbe da pensare “semplice, la taglio e vedo come si presenta dentro“. Però a volte non sempre questa cosa è possibile. Quando la carne è posta sulla brace sarebbe alquanto scomodo mettere in pratica questo suggerimento.
E poi c’è pure qualche luogo comune da superare. Anche se molti pensano che i gradi di cottura si limitino a tre categorie – ovvero al sangue, medio e ben cotto – in realtà esistono vari livelli che possono influenzare notevolmente il sapore e la consistenza della carne. Quando si parla di cottura della carne comunque dovresti sempre tenere a mente i tempi specifici di cottura. A seconda del minutaggio intrapreso l’interno può variare da una consistenza rossa e succosa ad una più asciutta e fibrosa. La chiave per ottenere un buon risultato sta nel trovare il giusto equilibrio tra tempo e temperatura.
E molto dipende anche dal tipo di carne. Però tutto parte dalla qualità del prodotto: anche questo fa la differenza riguardo al come capire se la carne è cotta. Ciò si ripercuote in maniera positiva o negativa non solo sul sapore, ma anche sulla sua tenerezza. I tagli più pregiati, come l’entrecôte, possono essere cucinati in modo da esaltare le loro caratteristiche naturali. Utilizzare ingredienti di qualità è un passo essenziale per garantire un piatto delizioso.
Per cuocere la carne in modo efficace è consigliabile salarla prima della cottura. Questo passaggio non solo arricchisce il sapore, ma favorisce anche la formazione di una crosticina dorata grazie alla reazione di Maillard, che conferisce alla carne un aroma inconfondibile. Poi è utile legare il pezzo di carne con uno spago da cucina, in modo da mantenere il suo succo interno durante la cottura.
E dopo averla cotta, è altrettanto importante lasciarla riposare per un breve periodo. Questo permette ai succhi di ridistribuirsi, evitando che fuoriescano al momento del taglio. Un metodo interessante per riconoscere il grado di cottura senza l’uso di termometri è l’uso della mano. Toccando la parte carnosa del palmo, è possibile valutare la tenuta della carne in base alla pressione esercitata. Ad esempio, un pollice e un indice uniti possono rappresentare la consistenza della carne “bleu“, mentre unire il pollice al mignolo può indicare una cottura “ben cotta“.
Questa tecnica, sebbene possa sembrare insolita, è un modo pratico e veloce per avere un’idea del grado di cottura desiderato. Nel caso in cui la carne dovesse avanzare, può essere riutilizzata in modo creativo. Un ottimo esempio è la preparazione di una tartare, che richiede solo pochi minuti e pochi ingredienti. Così non solo si evita lo spreco, ma si può anche cucinare un piatto fresco e saporito.
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